Tifoso sfegatato, prima ancora che ex calciatore. Tonino Martino e l’amaranto, storia di un amore viscerale che il diretto interessato, autore dello storico gol che valse la prima serie A, ha sempre rimarcato con orgoglio.
Non c’è partita della compagine dello Stretto che “il Lupo” non abbia seguito in tutti questi anni, ed ogni volta che ha potuto (vedi la scorsa stagione) l’amatissimo ex centrocampista è andato direttamente in Curva Sud, per seguire ed incitare la Reggina. Nel corso dell’odierna puntata di Tutti Figli di Pianca, Martino ha commentato l’umiliazione subita ieri sera ad opera della Sicula Leonzio, parlando proprio come un tifoso deluso.
“Di fronte ad una partita del genere c’è poco da dire. Sapete quanto ci tenga a questa maglia ed a questa città , vedendo la partita di ieri ad un certo punto mi veniva da piangere. Ripeto, è difficile commentare, e dall’esterno è anche difficile capire cosa sia esattamente successo a questi ragazzi. Magari non sarà così, ma vedendola giocare partite come quella di ieri sera, sembra proprio che questa squadra non voglia più stare a Reggio. Perché non lo dicono apertamente? Perché per dire queste cose, ci vogliono le palle…“.
Il concetto è quello di sempre, ovvero l’amore per la maglia amaranto. “Le partite si possono pure perdere-conclude-, ma dopo aver rincorso ogni pallone, dopo essersi stremati al punto tale che a fine gara si cade per terra, come se non ti battesse più il cuore…”. Parole importanti, piene di amore e delusione. Parole figlie di un calcio e di una Reggina che oggi sembrano sempre più lontani…
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