Sono tre i calciatori della Sicula Leonzio, che domenica sera si presenteranno allo stadio Granillo nelle vesti di ex.
La difesa della compagine siciliana, ha un passato a tinte amaranto. La storia più lunga riguarda Vincenzo Camilleri, ex “ragazzo prodigio” che nel 2008, a soli 16 anni, passò al Chelsea dopo essere cresciuto nel settore giovanile della Reggina. Un passaggio che fece letteralmente infuriare Lillo Foti, presidente dell’epoca, il quale dipinse uno scenario davvero singolare, per non dire abbastanza inquietante: secondo il club dello Stretto infatti, Camilleri fu prelevato da alcuni emissari del Chelsea, tramite un elicottero che atterrò direttamente al Sant’Agata.
Tornato da “mamma Reggina” dopo poco tempo, il classe ’92 debuttò in serie A con la maglia amaranto, ma nonostante un’altra occasione in una big del calcio europeo, ovvero la Juventus, non riuscì a confermare le qualità che ne avevano accompagnato i primi passi da calciatore. Lo scorso anno, nella sfida tra Paganese e Reggina, fu proprio lui a sbloccare il punteggio a favore degli azzurrostellati: braccia larghe e nessuna esultanza, a dimostrazione che il primo amore non si dimentica…
Trascorsi più recenti invece, per Giorgio Gianola. Voluto da Karel Zeman, che lo aveva allenato nell’esperienza maltese con il Qormi, il difensore cresciuto calcisticamente nel Milan è stato un titolare inamovibile della Reggina 2016/2017, collezionando 36 presenze su 38 e mettendo a segno sul campo del Fondi la prima rete tra i professionisti del club targato Praticò.
Mezzi fisici importanti uniti a qualche amnesia, ma al tirar delle somme Gianola si è rivelato uno degli elementi più affidabili del pacchetto arretrato amaranto. Esperienza breve quella del calciatore nativo di Milano, ma al tempo stesso molto intensa, come testimonia il saluto al momento di congedarsi dalla città dello Stretto. “Ringrazio tutti coloro che mi hanno accolto e fatto sentire come a casa. In particolare sono grato ai tifosi della curva sud ed a tutto il popolo amaranto, dodicesimo uomo in campo. Che sia un arrivederci e non un addio…”.
Così come Camilleri, anche Tommaso Squillace è cresciuto calcisticamente all’ombra del Sant’Agata. L’esterno classe ’89 tuttavia, non è mai riuscito a ritagliarsi uno spazio in prima squadra. Una serie di prestiti, un campionato vinto a Catanzaro con Ciccio Cozza nel 2011, e poi l’addio definitivo, per proseguire una carriera che ha continuato a vederlo calcare i campi della terza serie.
Camilleri, Gianola, Squillace: tutti e tre titolari della Sicula Leonzio, tutti e tre presenti nella sfida che ha visto la compagine bianconera venire travolta in casa dalla Paganese, fino all’esonero di Rigoli. Probabile vederli dall’inizio anche contro quella che è stata la loro maglia, ma questo dipenderà da quello che domenica sarà l’ex per certi versi più importante, ovvero mister Aimo Diana…
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