L’importante riconoscimento è stato consegnato dal presidente del Comitato “Livatino Saetta Costa” professore Attilio Cavallaro unitamente al Questore di Reggio Calabria Raffaele Grassi ed alla dirigente scolastica del Liceo Scientifico A. Volta Mariella Palazzolo, al Presidente Mimmo Praticò come “riconoscimento all’impegno sociale, alla difesa della legalità, persona che ha cercato di far rinascere il calcio a Reggio Calabria consegnando un volto nuovo al mondo dello sport”.
Il Comitato spontaneo antimafia “Livatino Saetta Costa” è stato fondato 23 anni fa ed ad oggi ha sensibilizzato oltre 50.000 studenti delle scuole medie e superiori, al fine di divulgare, attraverso una giusta informazione, i principi di legalità e giustizia sociale. Il Giudice Levatino è stato ucciso a 37 anni mentre si recava al lavoro ad Agrigento, è stato dichiarato “servo di Dio” ed è stato avviato il processo di beatificazione nei suoi confronti.
Il Premio celebra altresì il ricordo di tre magistrati vittime di mafia, Antonino Saetta, Rosario Livatino e Gaetano Costa, e di tutti coloro che hanno perso la vita in difesa della legalità, ed è destinato a magistrati, giornalisti, sportivi, artisti, dirigenti della Polizia di Stato, di Carabinieri, della Finanza e a quanti si siano distinti per l’attività lavorativa svolta nel sociale.
Nell’ambito sportivo italiano, il premio è stato riconosciuto al tecnico Carlo Ancelotti, al vicepresidente dell’Inter Xavier Zanetti, alla Juventus per l’iniziativa “Un sogno per il Gaslini”, al Milan ed al calciatore Andry Shevchenko per gli orfanelli di Kiev, all’Inter per la creazione dell’Inter Campus ed ai calciatori Alessandro Del Piero e Francesco Totti che hanno fatto della solidarietà un loro stile di vita.
integralmente tratto da reggina1914.it
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