Mai fuori per scelta tecnica. Nicolas Di Filippo e Alberto De Francesco sono, nell’ordine, il secondo ed il terzo elemento più utilizzato da mister Maurizi per minutaggio, dietro solo a Tommaso Cucchietti, il portiere titolare (non un calciatore di movimento). Out per la prima gara di Rende, il difensore ex Sambenedettese non ha più saltato un incontro, venendo sempre schierato dall’inizio e lasciando il campo prima del triplice fischio in una sola occasione (0-1 con il Cosenza, 84′) per ovvie esigenze tattiche. In campionato sono 1254 i minuti giocati: è il perno della difesa, il leader silenzioso di un pacchetto che sta via via ritrovando le certezze perdute.
Discorso un po’ differente per De Francesco. Sul minutaggio sin qui accumulato influisce, e non poco, il doppio infortunio che lo ha costretto a lasciare anzitempo le partite con Catanzaro (17′ del primo tempo) e Fidelis Andria (10′ della ripresa). E’ il capitano di questa Reggina e l’esponente di punta tecnicamente parlando. Quanto sia importante per questa squadra è facile comprenderlo dalle posizioni ad oggi ricoperte. Regista basso, mezz’ala di sinistra e trequartista alle spalle delle due punte: gli amaranto di lui non possono proprio farne a meno.
“Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile“: credete davvero sia così? Con l’Akragas Alberto De Francesco e Andrea Bianchimano saranno i due grandi assenti. Maurizi nel post-gara di Reggina-Bisceglie ha sminuito il peso delle loro assenze, un’ulteriore iniezione di fiducia per chi dovrà sostituirli. Inutile nascondersi dietro un dito, ogni scuderia ha i propri cavalli migliori e ogni squadra i calciatori che possono e devono fare la differenza. E quando mancano? Delle volte bisogna fare di necessità virtù…
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