C’è un paese, alle pendici dell’Aspromonte, popolato da quasi quattro mila anime. Immersa negli uliveti, Delianuova negli anni 2000 aveva raggiunto l’apice della propria attività sportiva. La Deliese, colori sociali amaranto, militava nel massimo campionato di calcio dilettantistico, la Serie D. Sembra passata una vita, considerando la stagione tribolata trascorsa.
Cambio in testa alla società , nuova linfa economica e un progetto ben chiaro: riportare la squadra aspromontana dove merita. Il campionato di Prima Categoria è cominciato sotto i migliori auspici. Nove giornate, primo posto a quota 22 punti: l’ultima vittima in ordine di tempo è la Bovese. Un rotondo 3-0, la rete è inviolata da 720 minuti e Giampiero Licastro firma una doppietta d’autore.
“Siamo partiti senza troppi proclami – dichiara l’attaccante – e l’obiettivo era senza dubbio quello di disputare un campionato tranquillo. A mancare non era la consapevolezza delle nostre potenzialità , quella c’è sempre stata, ma l’umiltà di chi non vuole correre troppo. Non nascondo che negli occhi di ogni mio compagno vedo rabbia che nel campo si tramuta in agonismo. Abbiamo qualche sassolino da toglierci dalla scarpa, adesso ci godiamo questo momento. Se siamo in cima, il merito è di tutti. Siamo un bel gruppo, completo in ogni reparto, con un tecnico preparato e alle spalle una società competente. Le condizioni per fare bene ci sono tutte. Vincere il campionato? Ai miei compagni ripeto sempre che il girone di ritorno sarà quello decisivo“.
Tante, ancora, le gare da disputare e all’appello mancano Ravagnese e Pro Pellaro. “Abbiamo incontrato il Bianco, battendolo 2-0, e il Città di Rosarno in Coppa. Ad oggi credo siano loro i principali candidati al salto di categoria, ma non posso giudicare le altre squadre che sinceramente non conosco. Sento parlare un gran bene del Ravagnese di mister Api e della Pro Pellaro, nostro avversario questo weekend. Al giro di boa inizieremo a tirare le somme“.
La Deliese, in campionato, non subisce gol dalla prima di campionato: 3-1 con l’Archi. “A portiere e difesa va gran parte del merito, se la rete continua ad essere inviolata è grazie ai loro provvidenziali interventi. Noi attaccanti e i centrocampisti cerchiamo di dare il nostro apporto, ma è nulla in confronto al lavoro del nostro pacchetto arretrato“.
Infine un pensiero sulla Deliese che verrà . “Non voglio peccare di presunzione, ma credo che tra le nostre fila ci sono i fuori quota più forti dell’intero girone. Giovanni Battista, trequartista, e Carbone Alessandro, centrocampista, meritano una menzione a parte. La loro quota tecnica alza il livello della squadra. Credo abbiano tutto per poter ambire ad altri palcoscenici, ma noi ce li teniamo stretti. De Crea? E’ il compagno di reparto che tutti vorrebbero, non lo cambierei con nessuno. Abbiamo caratteristiche completamente diverse e proprio per questo ci completiamo. E poi corre per due, per lui e per me (ride, ndr)“.
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