Due vittorie casalinghe e, con lo 0-0 odierno, due pareggi in trasferta: perfetta media inglese per gli amaranto che raccolgono al Pinto il quarto risultato utile consecutivo e si stabilizzano in zona playoff. Partita poverissima di contenuti ed emozioni, ricca di agonismo e nervosismo: espulsi Laezza e Alfageme. Martedì nel turno infrasettimanale al Granillo arriva il Siracusa attualmente quinto ma distante sole tre lunghezze: un successo varrebbe alla squadra dello Stretto l’aggancio in classifica.
LA PARTITA – Quella con il Catania era stata, per molti aspetti, una partita di Serie B. Merito del valore dell’organico etneo e della predisposizione al gioco amaranto: contenuti, tecnici e tattici, che avevano elevato il prodotto, reso assimilabile alla categoria superiore. Al Pinto di Caserta la Reggina “torna” in Serie C. La partita è un manifesto della categoria. Gioco spezzettato, agonismo, pochi spazi e poche occasioni, pallone che stazione a lungo sulla metà campo seguendo percorsi disordinati.
La Casertana, del resto, è squadra navigata: alta la media età dei falchetti che schierano ben sette over-25 dal 1′ (a differenza dei due amaranto, Fortunato e Mezavilla) e che specie a centrocampo hanno uomini come De Rose e Rajcic che – consapevoli dell’importanza del match – fin dal principio alzano i toni della sfida. Sì, perché la Casertana reduce dal peggior avvio di stagione dal suo ritorno tra i professionisti sa di non poter sbagliare e non vuole scoprire il fianco alla brillantezza della giovane e sfrontata Reggina che la doppia in classifica (8 contro 16 i punti prima del fischio d’inizio). Gli unici sussulti della prima frazione sono una chiusura svirgolata da Di Filippo che Cucchietti controlla con prontezza e una mischia nell’area campana che Laezza e Porcino – oggi schierato terzino al posto di Solerio – non riescono a concretizzare.
La prima vera occasione è sul piede di Bianchimano al minuto 57, Cardelli rimedia in angolo con la sfera che incontra l’esterno della rete destando l’illusione del gol. I tecnici cercano la svolta: la Casertana rinuncia a De Marco e inserisce il suo numero 10 Marotta – che fece faville due anni fa in Serie D con la Frattese nel girone che vedeva impegnata l’ASD Reggio Calabria – Maurizi starebbe per rispondere giocando la carta Lorenzo Di Livio ma deve rivedere i suoi piani. Alfageme e Laezza litigano, l’arbitro sventola loro il cartellino rosso: cambiano i programmi in casa amaranto, priorità al ripristino della difesa a quattro, subito in campo Gatti per Fortunato. Il momento di Di Livio arriva successivamente, gli lascia il campo Tulissi. Marotta crea qualche grattacapo a Porcino, Maurizi inserisce Solerio e rafforza il pacchetto arretrato ma deve rinunciare a De Francesco nel cuore del centrocampo. Calci, nervosismo, tante (troppe) proteste. Tempo effettivo scarsissimo, la palla del kappaò ce l’ha Turchetta al minuto 87 ma da posizione favorevolissima grazia Cucchietti e manda alto.
La squadra dello Stretto finisce leggermente in affanno. Poca cosa per non rendere più che legittimo il pareggio conquistato dai ragazzi di Maurizi che proseguono il loro positivo cammino.
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