Due stagioni anonime in amaranto e l’etichetta di “bollito”: la storia tra Cristian Stuani e la Reggina non è mai decollata. Una parentesi poco felice in giro per i campi di Serie A, dove ha collezionato 17 presenze (in due anni) ed una rete nell’ultima giornata del campionato 2008/09 contro il Siena. Troppo poco per guadagnarsi una riconferma. Inizia il giro di prestiti che lo vede protagonista in Spagna con l’Albacete, il Levante ed il Racing de Santander. Nell’estate 2012 firma un contratto che lo legherà per tre anni all’Espanyol.
Lascia un’impronta significativa, dando prova di tutto il suo potenziale offensivo, facilitato anche da un campionato, quello iberico, decisamente meno tattico e più spettacolare di quello italiano. Per farla breve, più vicino al calcio sudamericano che a quello europeo. Nel 2015 finisce al Middlesbrough, in Championship. Promozione centrata al primo tentativo, ma nonostante gli importanti investimenti il Boro retrocede un anno dopo. La matricola Girona è l’ultima tappa, alla prima storica apparizione in Liga.
Una partenza razzo, con cinque gol in otto gare disputate. L’ultimo, peraltro, giunto proprio ieri. Stuani pareggia i conti contro il Real Madrid di Zidane, che a causa del ritardo accumulato da Barcellona e Valencia, propone “el clasico onze” nonostante domani sia già tempo di Champions. Finirà 2 a 1 per i catalani e l’uruguaiano si regalerà una sera da sogno, battendo i Galacticos e confermandosi brutta bestia per le squadre di Madrid. Per info chiedere all’Atletico del Cholo Simone, infilato per due volte nel pari della prima giornata di campionato…
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