La sconfitta al Massimino nel derby con la Sicula Leonzio è una ferita aperta e che Lodi e compagni voglio rimarginare il prima possibile. Lo score, ad oggi, parla chiaro. Prima della gara con i bianconeri erano arrivate sei vittorie consecutive, frutto di dieci gol fatti e zero subiti. La difesa etnea era la meno battuta di Italia. Meglio dell’Inter di Spalleti, meglio della Roma di De Francesco, meglio del Napoli di Sarri, con dovuti paragoni e proporzioni.
I rossoblu, che tutto d’un tratto hanno visto la vetta allontanarsi, sono alla ricerca del riscatto e sabato al Granillo c’è da attendersi una squadra più agguerrita che mai. I 13 punti in 10 partite sono un buon biglietto da visita per la Reggina, che hanno l’imperativo di giocarsela a viso aperto, con la spensieratezza acquisita in queste giornate.
Non sono di certo queste le partite da cui ci si aspetta il bottino pieno ed in virtù di questo è lecito attendersi un atteggiamento spavaldo, di chi non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare. Catania avvisato, la Reggina vorrà vendere cara la pelle. Senza reverenza, senza paura: la gara tra le due “nobili” decadute può trasformarsi in uno spettacolare spot per il girone C di Serie C.
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