Il passaggio di consegne delle alte cariche in casa Deliese, avvenuto nella passata stagione, ha prodotto ciò che era lecito attendersi. La squadra ne ha risentito, privata anche di quegli elementi che negli anni hanno fatto la fortuna della squadra aspromontana, sempre in prima linea nel campionato di Promozione. L’addio del patron Scutellà ha in qualche modo destabilizzato l’ambiente, ma offerto l’opportunità ad una cordata di imprenditori locali di rinnovare società ed effettivi.
Gli amaranto sono ripartiti in sordina, senza proclami e ricostruendo dalle fondamenta. La retrocessione ha, se ci è concesso dirlo, velocizzato il processo di inserimento del nuovo gruppo dirigenziale che, senza pressione alcuna, ha avuto carta bianca. Il presidente Biagio Italiano, assieme al suo vice Antonio De Giorgio e agli altri soci, ha affidato le redini della squadra a mister Stillitano.
La rosa, poi, è stata allestita per mettere in atto un processo di crescita che nel medio-lungo termine possa riportare la Deliese lì dove merita. Giovani e di prospettiva, ma a fare da chioccia c’è la premiata ditta De Crea-Licastro. Brilla nel firmamento amaranto la stella di Alessandro Carbone, il quale sta offrendo, oltre che una costanza di rendimento, certezze in termini realizzativi.
Terzo posto in classifica a quota 13, lontana solo una lunghezza dal primo posto: la Deliese non subisce gol da 450 minuti e non perde addirittura dalla prima giornata (3-1 in casa dell’Archi). Domani c’è da giocare il ritorno degli ottavi di Coppa Calabria, dopo la vittoria tra le mura amiche contro il Città di Rosarno, capolista in campionato e squadra attrezzata per il salto di categoria.
I ragazzi di mister Stillitano, però, non si pongono limiti. L’obiettivo, ad oggi, è quello di gettare le basi per un futuro che possa essere il più roseo possibile. La Deliese e Delianuova vogliono ripartire, più compatti che mai.
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