E’ stato sicuramente l’elemento che per costanza di rendimento ha sorpreso più di tutti. Tommaso Cucchietti è arrivato in sordina in riva allo Stretto, con l’umiltà di chi al biglietto da visita preferisce il sudore ed il lavoro. Se ne parlava un gran bene negli ambienti vicini al calcio granata, questo è vero, ma ha superato ogni aspettativa, risultando decisivo in più di un frangente.
Poco spettacolare, il “portierino” della Reggina ama andare al sodo: due rigori neutralizzati su due fischiati contro gli amaranto. E come dimenticare il volo sul colpo di testa di Infantino nel derby con il Catanzaro quando il cronometro era ben oltre il 90′? Se potessimo quantificare in punti i suoi interventi, di sicuro staremmo parlando di un qualcosa che molto si avvicina a quelli totali della sua squadra. Certo, il suo compito è quello di “parare” e fino ad oggi lo ha assolto egregiamente.
Facendo una ricognizione delle gare disputate sin qui, ai nostri occhi balza un dato alquanto eloquente: Cucchietti non è mai andato sotto la sufficienza. Per una compagine, come la Reggina, che ambisce alla salvezza, questa non può che passare dalle mani e dai guantoni del suo numero 22. La porta amaranto ha trovato il suo guardiano, una certezza in un mare di dubbi…
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