Le assenze pesano. Impossibile affermare il contrario. L’attacco amaranto in questo momento è un campo minato e nell’ordine sono caduti Bianchimano, Tulissi e Sciamanna. Senza dimenticare lo squalificato Di Livio che con la casacca della Reggina ancora non si è potuto fare ammirare. A ciò si aggiunge un “concetto di gioco”, così definito da mister Maurizi, che dopo aver toccato l’apice nelle prime cinque giornate si sta pian piano affievolendo.
Che sia un insieme di situazioni a rendere questa Reggina sterile e inconcludente è fuor di dubbio, ma la speranza è che già dalla prossima gara con la Fidelis Andria si possa ritrovare lo smalto perso. Duecentoventi sono i minuti che non vedono De Francesco&CO gonfiare la rete. Un dato eloquente, se si pensa che lo zero nel tabellino dei marcatori sia giunto, peraltro, contro il Cosenza, difesa più battuta del campionato.
Contro i pugliesi è possibile che almeno due dei tre calciatori out possano essere arruolabili, ma la netta sensazione è che questa squadra debba riorganizzare le idee. La manovra avvolgente e che portava tutte le pedine in campo ad essere coinvolte ha lasciato il posto ad una squadra lenta e che al gioco sulle fasce preferisce creare densità nella zona centrale. Le palle-gol create negli ultimi due incontri si contano sulle dita di una mano. Segna chi tira in porta e più lo si fa e maggiori saranno le probabilità che ciò accada…
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