Due anni, mille emozioni. Perugia, Pescara ed un miracolo soltanto sfiorato, prima di ricevere l’applauso di 25.000 reggini affranti ma al tempo stesso orgogliosi. Vincenzo Onorato, grande protagonista di una Reggina tra le più amate di sempre, è tornato ai microfoni di Tutti Figli di Pianca, nella puntata in onda quest’oggi.
“Il calcio è sempre stato parte di me-esordisce-, anche se nel calcio di oggi non mi riconosco proprio. Pochissima la gente che ne capisce davvero, troppi i soggetti che trovano spazio solo perchè sono amici di questo e quell’altro o perchè portano soldi. Sto continuando a lavorare nella scuola calcio Gaetano Scirea, una delle più rinomate e prestigiose nel settore. Giorno dopo giorno, attraverso attrezzi innovativi, cerco di insegnare ai miei ragazzi a formarsi sia come atleti che come persone“.
Gira e rigira, il pensiero non può che volgersi verso un glorioso passato. “La Banda Scala era un gruppo di amici veri, ci vogliamo bene oggi come all’ora, nonostante siano passati praticamente trent’anni. Con Peppe Bagnato in particolare, ho mantenuto un rapporto da fratello, ci sentiamo spesso. Quella Reggina ha portato sempre rispetto alla maglia ed a ciò che rappresentava, ogni volta che entravamo in quello stadio il nostro primo pensiero era per tutte le persone che avevano fatto sacrifici per pagare il biglietto e vederci giocare. Oggi, ripeto, è tutto diverso: si pensa ad altro, ai propri interessi, ci sono ragazzini che fanno tre partite e già si sentono fenomeni…“. Una carriera di tutto rispetto, ma con due rimpianti. “Il primo riguarda il mancato passaggio al Napoli di Maradona, quando ero un ragazzino: era tutto fatto, poi la trattativa saltò. Il secondo è quello di non essere andato in serie A con la Reggina, anche perchè riuscendoci sarei stato l’unico calciatore ad aver ottenuto tutte le promozioni dalla serie D in poi”.
Onorato ha già avuto alcune buone referenze sugli amaranto, in attesa di vederli all’opera dal vivo.. “Non ho potuto vedere la partita a Pagani perchè il sabato lavoro fino a tardi, ma è andata a vederla un mio caro amico e mi ha detto che si tratta di una buona squadra. Nei prossimi mesi vorremmo scendere a Reggio con Maurizio Raggi, ed ovviamente andremo al Granillo. Ad ottobre contro il Catania o il Cosenza? Può essere un’idea, anche perchè si tratta di due squadre che come calciatore ho già purgato (ride, ndr)”. Riguardo l’obiettivo stagionale del club dello Stretto, l’ex attaccante dice la sua senza usare troppi filtri. “Non voglio fare polemica, anche perchè ho una grande stima per Mimmo Praticò. Allo stesso tempo, sono una persona schietta che ha sempre avuto il coraggio delle proprie idee, quindi dico che non puoi avere come obiettivo una salvezza in serie C, non se sei la Reggina. Non scherziamo. Reggio Calabria è una piazza storica con dei tifosi meravigliosi, se l’obiettivo è la salvezza hai già perso in partenza, specie in una serie C dove potrebbe giocare anche mio nonno. Mi auguro che si riesca quanto prima a puntare almeno ai playoff“.
Restando in tema, Onorato svela un recente retroscena, a conferma ulteriore del suo amore verso la Reggina. “Una quindicina di giorni fa ho sentito il Presidente, gli ho detto che qualora la società avesse bisogno di qualche giovane forte e di prospettiva tra quelli che alleno, sono a sua disposizione. Attenzione, c’è un aspetto molto importante da chiarire: proprio per i principi che ho espresso fino ad ora, lo farei completamente gratis, senza chiedere un euro“.
Infine, un ricordo commosso. “Tutti noi saremo sempre legati e porteremo sempre nel cuore Tarcisio Catanese, quando sono venuto a Reggio l’ultima volta (ospite dello show Passa o tiempo e che fa, ndr), mi avete fatto piangere nel mandare in video le sue immagini…“.
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