Fine (lieto) della storia. Andrea Bianchimano viene riaggregato al gruppo e torna a disposizione di mister Maurizi dopo un periodo vissuto da “separato in casa”. Le sirene venete, parliamo ovviamente del Cittadella, avevano fatto scattare l’allarme dalle parti di via Petrara, giacchè si era cominciato a pensare ad un post-Bianchimano, un profilo di rapace d’area dal killer instinct.
L’offerente, però, non ha esaudito le richieste della Reggina, la quale ha gentilmente declinato l’offerta. Il braccio di ferro si è protratto sino a qualche giorno fa tra società e calciatore, costringendo le due parti a fare a meno l’uno dell’altra anche per la prima gara di campionato a Rende. Dopo il reintegro in rosa, la speranza è che possa ripetersi quanto accaduto nel 2015 con David Di Michele e Roberto Insigne.
Dopo alcuni screzi con la società , l’ex giocatore di Udinese e Lecce torna a dicembre a disposizione, risultando tra i più positivi e regalando punti pesanti a suon di gol, vedi Savoia e Catanzaro alla penultima giornata. Discorso un po’ diverso per il fratello del più famoso Lorenzo che, dopo una prima parte di campionato importante, vuole cambiare aria. L’intervento dei senatori, giunti a gennaio in riva allo Stretto per un semplice atto d’amore, farà rientrare il caso. Da lì Insigne si riprende la Reggina e l’acme della sua avventura in amaranto sarà toccato nella gara d’andata dei play-out contro il Messina, con il gol e la corsa di 100 metri per abbracciare Belardi.
Corsi e ricorsi storici, con la speranza che l’epilogo possa essere come quello di 2 anni e mezzo fa, sul campo, dove i reintegri furono poi decisivi. Bianchimano ha l’occasione di riprendersi la Reggina.
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