La sorpresa di Maurizi è l’esordio di Mezavilla che, complice le assenze forzate di Gatti e Di Filippo viene lanciato nella mischia nel ruolo di centrale difensivo, già ricoperto nella carriere dal giocatore brasiliano. Geometrie affidate a De Francesco, al suo fianco Marino e Garufi: Bezzicheri trequartista dietro Sciamanna e Tulissi.
Subito emozioni E nonostante sia solo la prima di campionato la gara inizia subito a “mille”, con la Reggina che conduce il gioco, alza i ritmi con De Francesco in versione “playmaker” ma si espone alle ripartenze insidiose dei locali. Ed è proprio il Rende a sfiorare il vantaggio con Gigliotti pronto a concludere a rete un perfetto contropiede biancorosso, provvidenziale il recupero di Solerio che sventa la minaccia. E una reggina sfacciata ma forse ancora troppo disordinata. La prima occasione da rete amaranto arriva da calcio piazzato: la punizione a giro di De Francesco è perfetta, si stampa sulla traversa prima di sbattere sulla schiena del portiere Forte e di finire sul fondo. Sfortunata la compagine di Maurizi, brava comunque a non demordere e anche se il ricorso alla verticalizzazione è quasi “ossessivo”, proprio un’imbucata di Marino smarca Tulissi a tu per tu con il portiere: miracoloso il recupero di Blaze che anticipa il numero sette e sventa il pericolo per i suoi. Ma è la Reggina ad avere il piede sull’acceleratore: Sciamanna fallisce due occasioni da rete clamorose. La prima volta spara su Forte in uscita, nella seconda dopo uno spettacolare spunto di Tulissi colpisce a lato di testa da metri praticamente zero. Un gol più facile a farsi che a sbagliarsi. Manca alla squadra amaranto un finalizzatore, una torre capace di aiutare la squadra in un gioco diverso dal fraseggio, pronto a farsi trovare nel posto giusto al momento giusto. Insomma manca un bomber.
A testa Bassa La ripresa è in pratica un monologo amaranto. Il tecnico Maurizi inverte le posizioni di Garufi (più basso) e De Francesco (mezzala), ma è sulle corsie laterali che la Reggina spinge a più non posso. Porcino da un lato e Tulissi dall’altro sembrano ispirati ed indiavolati: l’esterno sinistro con due incursioni crea il panico nella difesa rendese. Sciamanna, servito al bacio dall’assist del laterale reggino manca un gol già fatto chiudendo il piatto troppo interno. Tre occasioni clamorose quelle fallite dall’attaccante il cui debutto non resterà certo negli annali.
Maurizi cerca allora forze fresche dalla panchina per scardinare la difesa biancorossa: prima Fortunato per uno spento Marino, poi Sparacello per Bezziccheri. Con l’ingresso dell’ex Trapani la Reggina cambia modulo con Sciamanna ed un indiavolato Tulissi a supporto della punta centrale. Sul sinistro del neo entrato una buona chance, ma l’attimo è sfuggente ed il Rende si salva per l’ennesima volta.
Doccia Fredda Arriva puntuale la dura legge del gol: in ripartenza dopo un secondo tempo anonima il Rende colpisce con Ricciardo che stacca di testa – sovrastando Mezavilla – e mette dentro il gol vittoria. Da quel momento la Reggina esce di scena ed il Rende sfiora due volte anche il raddoppio: bravo Cucchietti sia sul destro di Ricciardo che sulla botta ravvicinata di Vivacqua. Scomparsa dal campo per la formazione di Maurizi solo una reazione di nervi che però non produce nulla: nemmeno l’estremo tentativo del tecnico (Silenzi dentro e Reggina con quattro punte) si rileva proficuo. E invece la compagine di Trocini a sfiorare il secondo gol su calcio di rigore fischiato per fallo di Solerio su Vivacqua: lo stesso calciatore si fa parare il penalty da uno puntuale Cucchietti. Purtroppo non c’è più tempo.
La Reggina debutta nel peggiore dei modi con una sconfitta sicuramente evitabile e, probabilmente, anche immeritata. Ma il calcio a volte è elementare: se sfidi la sorte ti può andar bene la prima e forse la seconda volta, non la terza. Fin dall’avvio di gara la squadra amaranto ha sofferto le ripartenze rendesi rischiando di capitolare più volte: così alla fine è stato con il tecnico amaranto Maurizi incapace di trovare una soluzione valida. Il gol del Rende è arrivato così come tutti si aspettavano sancendo la prima sconfitta stagionale della Reggina che esce dal Lorenzon con una sola certezza: puoi creare quanto vuoi ma se non hai quel calciatore con il gol nel sangue le partite difficilmente le vinci e spesso, alla fine, le perdi anche…
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