Il derby calabrese fa esplodere Catanzaro in un urlo liberatorio, mentre la Vibonese fa ritorno in D dopo un solo anno. Questo il responso della sfida giocata oggi al Razza di Vibo, di fronte ad una cornice da brivido, caratterizzata da un tifo spettacolare sia dall’una che dall’altra parte.
Dopo il 3-2 dell’andata, la gara è cominciata subito in discesa per gli ospiti, che dopo soli 7 minuti capitalizzano con Basrak una micidiale ripartenza. La risposta locale al 39′, quando il clamoroso errore di Sabato consente a Bubas di trafiggere De Lucia. Nella ripresa, pochissime emozioni e tanto nervosismo, fino al triplice fischio che decreta l’1-1 finale: giallorossi in festa sotto la gradinata occupata dagli 800 tifosi arrivati a sostenerli, per i rossoblù lacrime ed applausi da parte del proprio pubblico.
Finisce 1-1 anche ad Agrigento, ma stavolta il pareggio premia l’Akragas, a discapito del Melfi. I lucani dell’ex Reggina Aimo Diana, dopo lo 0-0 maturato la scorsa domenica, hanno sognano il colpaccio con Riggio, andato a segno al 10′. A far impazzire di gioia l’Esseneto è Longo, che al 78′ pareggia i conti. I biancazzurri coronano così un campionato da “libro cuore”, che li vede mantenere la categoria nonostante i grandi problemi societari e la vendita di alcuni dei calciatori più rappresentativi, avvenuta nell’ultima sessione di mercato. Dopo 14 anni di calcio professionistico invece, il Melfi fa ritorno nei dilettanti.
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