E’ un clima da allarme rosso, quello che ad oggi avvolge la terza serie del calcio italiano. La riforma sulla mutualità posta in essere dal numero uno della Figc Carlo Tavecchio, il quale tra l’altro ha pubblicamente parlato dell’esigenza di ridurre del trenta per cento i club professionistici, porterebbe la Lega Pro in una situazione di totale default. E’ quanto afferma il Presidente della stessa Lega, Gabriele Gravina, intervenuto ai microfoni dell’Ansa.
“Se non cambiano le condizioni- ha sottolineato Gravina- il prossimo campionato di Lega Pro non può partire, non ci sono proprio i presupposti e domani questo sarà deliberato in assemblea. Noi domani delibereremo che di fronte a mancati cambiamenti che sanino quello che io definisco l’agguato sulla legge Melandri, con 5 milioni in meno alla Lega Pro il campionato prossimo non comincia proprio”.
Secondo Gravina, il cambiamento deve essere radicale.  “Il modello che stiamo vivendo è un modello superato. Oggi come oggi la Lega Pro sta lì ma nessuno le vuole dare il peso che ha all’interno del sistema”.
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