“Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l’abbiamo deciso noi […] E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare“. Permetteteci di attingere da uno dei passi più celebri del cinema fine anni ’70 negli USA per adattarlo ad un contesto decisamente meno ilare, un po’ drammatico, alla luce di una condizione di classifica decisamente deficitaria.
Si saranno detti questo più o meno, all’interno dello spogliatoio, dopo una prestazione incolore come quella contro la Vibonese, Coralli e compagni. Niente più passi falsi, niente più gare sottotono, comincia un’altra stagione da Siracusa in poi, un’altra Reggina.
Undici i punti totali conquistati a fronte dei quindici disponibili: cinque partite che, con ogni probabilità , hanno segnato la svolta per il cammino della compagine amaranto, adesso ad una manciata di metri dal traguardo. Uno score degno di altre posizioni di classifica, basti pensare che negli ultimi 450 minuti meglio degli uomini di Zeman hanno fatto solo il Foggia (quindici punti) che viaggia spedito verso la promozione nella serie cadetta e Paganese (dodici punti), sconfitta solo dai Satanelli.
In questa speciale graduatoria la Reggina è sul podio. Perchè quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare diceva Bluto in Animal House.
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