Stando a quanto riportato oggi dalla Gazzetta del Sud, la Procura di Messina ha aperto un’inchiesta in merito a quattro partite “sospette” riguardanti il Messina stagione 2015/2016. L’indagine, avviata nei mesi scorsi, vedrebbe almeno quaranta persone sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti. Nella giornata di martedì dunque, la Guardia di Finanza ha messo in atto parecchie perquisizioni in studi professionali ed abitazioni private, sequestrando del materiale ed informatico.
Tra i soggetti coinvolti, ci sarebbe Arturo di Napoli, ex calciatore ed allenatore giallorosso, Di Napoli è già stato coinvolto in episodi relativi al calcioscommesse, tant’è vero che lo scorso anno è stato costretto a lasciare proprio la panchina peloritana, in seguito ai 4 anni di squalifica (poi ridotti a 3 anni e 6 mesi) inflittigli per un episodio di combine risalente al periodo in cui allenava il Savona.
Pronta la “reazione” del club presieduto da Aliotta, che ha affidato il suo pensiero ad un comunicato ufficiale.
“A.C.R. Messina– si legge nella nota- in relazione alle notizie di stampa pubblicate oggi circa sviluppi dell’indagine riguardante il calcioscommesse nella stagione sportiva 2015/2016, esprime massima fiducia nell’attività degli investigatori e della giustizia. Questa società opera nel pieno rispetto dei principi di legalità e lealtà sportiva e auspica che si possa fare presto chiarezza. A.C.R. Messina – che è parte offesa in un eventuale procedimento penale – si tutelerà esercitando ogni azione necessaria a difesa del proprio nome e prestigio”.
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