E pensare che soltanto pochi giorni fa, tutte le partite di Lega Pro erano andate in scena con quindici minuti di ritardo, in segno di solidarietà e vicinanza ai giocatori delle squadre vittime di aggressione. Un gesto che di sicuro è servito a poco, visto che dopo Matera, Ancona e Catanzaro, anche a Taranto si è registrato un episodio gravissimo, che sta facendo il giro d’Italia e getta nello sconforto chi vorrebbe parlare solo di calcio.
“Se fosse vero che l’ennesima aggressione è avvenuta addirittura con mazze e coltelli– ha dichiarato ai microfoni di tuttolegapro il vicepresidente Aic Giuseppe Calcagno-, significa che abbiamo superato ogni limite e che prenderemo le conseguenze del caso. Rischio che vengano fermati i campionati? Certamente. Parleremo con tutti i rappresentanti delle 60 squadre e con i vertici della Lega Pro. In base a quello decideremo. C’è bisogno di un gesto forte di tutto il sistema“.
Sulla vergognosa vicenda è intervenuto anche il Presidente di Lega Gabriele Gravina, ma le parole di quest’ultimo, interpellato da ItaSportPress, escludono la possibilità di fermate i campionati. “I fatti di Taranto- ha commentato Gravina- sono di un’assoluta gravità , non c’è nessuna giustificazione per quanto è avvenuto. Si è dentro a una spirale molto preoccupante e credo che la risposta dovrà essere abbastanza forte. Blocco campionato? Non credo che possa esserci questa possibilità . Non possiamo far pagare alle altre la colpa di alcuni pseudo-tifosi. Un’ipotesi che tendo a escludere, piuttosto credo che ci voglia maggiore responsabilità da parte delle società , della stampa e della Lega stessa“.
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