Gare di ritorno dei sedicesimi di Europa League amare per le formazioni italiane, entrambe sconfitte: il passo falso della Roma, battuta di misura dal Villarreal, è indolore, grazie all’ampio successo giallorosso nella sfida di andata; fa male invece la rimonta del Borussia Moenchengladbach alla Fiorentina, avanti addirittura per 2-0 dopo mezz’ora e battuta infine per 4-2. Vanno fuori anche altre grandi favorite per la vittoria finale: eliminate Zenit San Pietroburgo, Shakhtar Donetsk, Athletic Bilbao e Tottenham.
Sconfitta indolore per la Roma, battuta 1-0 all’Olimpico dal Villarreal, che accarezza per un po’ la folle idea di una rimonta, dopo il poker subito dai giallorossi all’andata. Ampio turnover per entrambe le squadre, segno che anche il tecnico degli spagnoli era consapevole della difficoltà dell’impresa. Dopo appena 15′ Borre sblocca il match e la Roma rischia più volte di incassare una seconda rete che avrebbe potuto decisamente cambiare le carte in tavola, ma più di una volta è Allison a salvare il risultato. Nella ripresa l’undici di Spalletti cresce e sfiora il gol del pari, ma a parte l’espulsione di Rudiger, non accade nulla di rilevante e per la Roma si spalancano le porte degli ottavi di finale.
Suicidio sportivo da parte della Fiorentina, che sperpera malamente un triplo vantaggio contro il Borussia Moenchengladbach, tra la gara di andata e i primi 30′ della sfida del “Franchi”. Kalinic al 16′ sblocca l’incontro, Borja Valero al 29′ approfitta di un grossolano errore difensivo di Vestergaard e trafigge Sommer. Sembra ormai fatta per la qualificazione, ma ad un passo dall’intervallo l’arbitro assegna un rigore ai tedeschi e il capitano Stindl riapre la contesa. Sarà questo un gol dal peso determinante, perché il Borussia torna in campo per i secondi 45′ con il giusto piglio aggressivo e al 2′ trova il pari sugli sviluppi di un corner, ancora con Stindl che risolve un batti e ribatti. Al 10′ doccia fredda per i Viola: schema su punizione per il tedeschi, Hofmann serve al limite un liberissimo Stindl e il capitano del Borussia calcia di prima nell’angolino battendo Tatarusanu realizzando una tripletta. La Fiorentina è stordita e al 15′ incassa il poker: schema su corner, Hofmann penetra in area da sinistra e pennella un pallone perfetto per la testa di Christensen. Nella mezz’ora finale Ilicic, subentrato a Bernardeschi, ci prova in ogni modo a riaprire la qualificazione, colpisce anche una traversa su punizione, ma il risultato non cambia più. Borussia avanti, Fiorentina eliminata.
Le altre partite
Non riesce la rimonta casalinga al Fenerbahce, colpito in casa dopo 7′ da Smolov che porta avanti il Krasnodar; inutile il pari di Souza, passano i russi.
Lo Schalke si accontenta del pari contro il Paok dopo il netto successo in Grecia: finisce 1-1, entrambi i gol intorno alle metà del primo tempo, con Schopf per i tedeschi e l’autorete di Nastasic per gli ospiti.
Quasi in gita a St. Etienne il Manchester United dopo il largo successo dell’andata; anche in Francia i Red Devils ottengono la vittoria, stavolta di misura, grazie alla rete al 17′ del georgiano Mkhitaryan.
L’Olympiakos annienta l’Osmanlispor a domicilio dopo lo 0-0 di Atene: in Turchia finisce 3-0, gol nella ripresa di Ansarifard, doppietta per l’iraniano intervallata dal gol di Elyounoussi.
Dopo il pari senza reti di Varsavia, l’Ajax supera le resistenze del Legia vincendo 1-0, gol-partita a inizio ripresa di Viergever.
Eliminazione a sorpresa per l’Athletic Bilbao, punito a Nicosia dall’Apoel: i ciprioti vincono 2-0 ribaltando la sconfitta rimediata in terra basca; decisivi i primi 10′ della ripresa, minuti nei quali arrivano le reti di Soteriou e Gianniotas su rigore.
Avanza il Besiktas, vittorioso per 2-1 sull’Hapoel Beer Sheva bissando il successo dell’andata; Aboubakar e Tosun a segno per i turchi, momentaneo pari israeliano con Nwakaeme.
Si dispera lo Zenit San Pietroburgo, beffato al fotofinish dall’Anderlecht dopo aver ribaltato la sconfitta dell’andata. I russi passano con Giuliano nel primo tempo, poi intorno alla mezz’ora della ripresa ribaltano le sorti dei sedicesimi con Dzyuba e ancora Giuliano; quando ormai sembrava fatta per il passaggio agli ottavi, Thelin proprio al 90′ realizzava la rete-qualificazione dei bianco-malva.
Non va oltre lo 0-0 casalingo il Copenaghen contro il Ludogorets, ma i danesi accedono comunque agli ottavi in virtù del successo ottenuto all’andata in Bulgaria.
Avanza il Genk, che dopo il pareggio in Romania supera 1-0 l’Astra Giurgiu con la rete a metà ripresa di Pozuelo.
Un Lione inarrestabile travolge l’Az Alkmaar con un netto 7-1, che sommato al risultato dell’andata diventa un umiliante 11-2. Scatenato già nel primo tempo il club francese, a segno con Fekir e Cornet; gli olandesi accorciano con Garcia, ma il Lione riparte subito, colpendo ancora con Fekir, seguito subito dopo da Darder. Nella ripresa nel tabellino dei marcatori iscrivono il loro nome ancora Fekir, autore di una tripletta, Aouar e Diakhaby.
Dopo il netto poker casalingo, il Rostov strappa il pareggio a Praga contro lo Sparta, passando dopo neanche un quarto d’ora con Poloz; nel secondo tempo i cechi restano in inferiorità numerica, ma trovano nel finale, con grande orgoglio, il pareggio con Karavaev.
Altra grande esclusa dagli ottavi di finale è il Tottenham, che costretto a recuperare la sconfitta patita in Belgio sette giorni prima, non va oltre il 2-2 casalingo contro il Gent. La partita tuttavia inizia al meglio, con Eriksen che segna al 10′ pareggiando la rete dell’andata. Al 20′ però i belgi trovano il pareggio, grazie alla sfortunata autorete di Kane, nel tentativo di anticipare di testa l’avversario. Gli Spurs restano in dieci uomini al 40′ per il rosso diretto rimediato da Alli, ma nonostante tutto si riportano avanti con Wanyama al quarto d’ora della ripresa. Servirebbe un altro gol al Tottenham per raggiungere gli ottavi, ed invece, in contropiede, ancora il Gent va a segno con Perbet, che spegne le speranze degli inglesi.
Servono i supplementari al Celta Vigo per accedere agli ottavi di finale, eliminando a sorpresa lo Shakhtar Donetsk: Aspas su rigore proprio al 90′ manda le due formazioni agli extra-time pareggiando il gol ucraino dell’andata; al 3′ del secondo tempo supplementare Cabral raddoppia e spedisce gli spagnoli al turno successivo.
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