Punti interrogativi e futuro a rischio. In queste poche parole, si può sintetizzare l’attuale situazione del Messina, sconfitto sabato in casa della Virtus Francavilla e tornato in posizioni di classifica tutt’altro che rassicuranti. Ma non è certo il ko in terra pugliese, a rappresentare i problemi maggiori per il club peloritano.
Dopo aver contestato l’attuale dirigenza a suon di striscioni, i gruppi organizzati messinesi hanno ribadito, semmai ce ne fosse bisogno, il loro totale dissenso verso lo stesso club presieduto da Stracuzzi, affidandosi ad un comunicato.
“I gruppi organizzati della curva sud- si legge nella nota diffusa dalla tifoseria- a seguito della situazione disperata in cui versa l’Acr Messina, chiedono agli attuali soci che cedano incondizionatamente ed a costo zero la totalità delle quote societarie”. È in atto la costituzione di un comitato spontaneo formato dai rappresentanti dei gruppi della sud che, avute le quote, si renderà parte diligente per cercare di trovare figure disposte a sostenere la società e consentire quantomeno il traghettamento fino a fine stagione cercando di salvare il salvabile per poi cercare di programmare”.
Parole durissime, che aprono alla possibilità di disertare il San Filippo. “La mancanza assoluta di prospettiva, la manifesta incapacità gestionale, l’inconsistenza economica e le continue prese in giro dell’attuale proprietà – scrivono – rendono improcrastinabile questa cessione a costo zero. È palese che la dirigenza per le scellerate scelte gestionali è invisa alla città nella sua interezza, sia la componente sportiva, sia imprenditoriale che politica. Nessuno è disponibile a dare più credito a questo gruppo. Nessuno fino a quando ci sarà questa gente vorrà investire un solo euro sulla nostra squadra, tranne improponibili soggetti (vedi Massone) dal passato torbido che farebbero i loro interessi personali. Rendiamo merito al lavoro fatto lo scorso anno ma adesso andate via e lasciate la nostra squadra a costo zero. Se le nostre richieste non verranno ascoltate procederemo a boicottare ogni iniziativa della attuale proprietà disertando, a malincuore, in primis lo stadio e ponendo in essere le iniziative che riterremo opportune. Andate via e liberate il Messina“.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco, un altro comunicato, sempre risalente alla giornata di oggi ma stavolta firmato dai calciatori.
“La Squadra, dopo aver preso atto delle condizioni impraticabili del terreno e delle strutture dello stadio Celeste e non avendo altre soluzioni, oggi pomeriggio ha deciso di non allenarsi per non mettere a rischio la propria salute fisica. La mancanza ripetuta dei fisioterapisti, inoltre, non permetteva che l’allenamento si svolgesse in sicurezza“.
Se la situazione non dovesse sbloccarsi, non è da escludere un abbandono collettivo. “L’intero gruppo dei calciatori esprime la massima fiducia nel mister Lucarelli e nel suo staff, i quali hanno voluto trasmettere valori di attaccamento alla piazza dedicandosi con tutto loro stessi al miglioramento professionale della squadra. Detto ciò non vorremmo arrivare alle dimissioni del suddetto staff, dopo il quale l’intera squadra chiederebbe di essere libera di trovare altre soluzioni”.
L’effetto derby è già svanito, dall’altra parte dello Stretto a regnare adesso è l’incertezza…
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