Pomeriggio da dimenticare per la Viola Reggio Calabria, che sembra non essere mai scesa in campo oggi al Biella Forum, perdendo tutti e 4 i quarti abbastanza nettamente.
Coach Paternoster si gioca la carta Marko Micevic dal primo minuto, che prende il posto che era stato di Armin Mazic nello starting five neroarancio nelle ultime due uscite. Avvio scoppiettante, con le due squadre che si rispondono a suon di canestri nei primi minuti. Scatenati sotto le pance Radic da una parte (6 punti dopo i primi 5 minuti) e Tessitori (6 punti e 2 falli sul croato) dall’altra. Paternoster prova a spezzare il ritmo ai piemontesi chiamando subito time-out. Biella prova a scappare nel finale con una tripla di Venuto e termina il primo quarto avanti di 7.
Curioso episodio ad inizio secondo periodo, quando Guariglia commette un semplice fallo sull’americano Hall, ma Venuto prima e Hall poi reagiscono in malo modo mettendo le mani addosso al giovane centro neroarancio. I “grigi” decidono per l’antisportivo a Guariglia e il tecnico a Hall: assistiamo a due insolite gite in lunetta contemporanee con Hall da una parte e Legion dall’altra e palla ai neroarancio. Dopo di che la Viola esce completamente dalla partita e i ragazzi di coach Carrea ne approfitttano: troppe le seconde opportunità concesse al team piemontese; si contano addirittura ben 4 rimbalzi offensivi nel penultimo possesso dell’Angelico, concluso da una bomba di Ferguson, e sono addirittura 20 i rimbalzi offensivi presi dai rossoblù nei primi secondi minuti.
Quasi airball per Mazic dall’altra parte e contropiede Biella iniziato e concluso da Jazz Ferguson che sembra essere entrato definitivamente in partita. Sono ben 20 i punti di distacco fra le due squadre dopo i primi due quarti. Si va all’intervallo lungo col punteggio di 51-31. Viola ancora negli spogliatoi e mai scesa in campo.
È ancora Ferguson a suonare la carica per i suoi al rientro. Cinque punti consecutivi della guardia americana che siclano il massimo vantaggio Biella sul 60 a 33. Comodo appoggio al vetro di Tessitori che punisce una Viola completamente ferma in difesa. Basti vedere come l’inedito miss-match Legion-Pollone vada stranamente a favore del secondo, che grazie ad una super intensità difensiva costringe prima la guardia americana all’infrazione di passi e poi a calpestare la riga laterale per capire che per la Viola non è proprio giornata…
Fallo antisportivo di Ion Lupusor a metà quarto, già gravato di 3 falli, che lascia dunque anticipatamente la gara, nervosissimo in panchina. Termina 22-10 in favore dei padroni di casa un terzo quarto condotto sulla falsa riga del secondo e che ha visto la Viola sempre più spenta su entrambi i lati del campo.
C’è gloria anche per i giovanissimi Massone e Rattalino in apertura di quarto quarto. Partita già conclusa da troppo tempo e coach Carrea decide allora di lasciare in panchina per tutti gli ultimi 10 minuti il duo Usa Ferguson-Hall. Coach Paternoster disegna nell’ultimo periodo una Viola dal quintetto lunghissimo, considerato l’infortunio del playmaker Caroti e inserendo due centri (Radic e Guariglia) e un’ala forte (Micevic), per cercare quanto meno di salvare la faccia, non facendosi massacrare al rimbalzo dagli avversari come avvenuto nei quarti precedenti. I risultati non saranno però quelli sperati: palle perse a go-go fra le file neroarancio e passivo che aumenta fino al -35 con cui si chiuderà la gara, con i giovani Massone e Wheatle che ci prendono gusto dall’arco, realizzando ben 19 punti in due. I canestri finali di Legion e Radic sono utili solo per le statistiche individuali. Biella travolge una Reggio Calabria assolutamente da rivedere, riuscendo a ribaltare anche la differenza canestri dopo il -26 maturato nella gara di andata giocata al PalaAlberti.
Simone Bellantone-Marco Iurato
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