“Calo di pressione”. Questa la versione rimbalzata nella tribuna stampa del Franco Scoglio di Messina, in merito alla mancata partecipazione di Angelo Rea al secondo tempo del derby dello Stretto. Il difensore peloritano, è stato sostituito da Maccarrone al rientro dagli spogliatoi.
Lo stesso Rea tuttavia, scrive l’ennesimo capitolo di una gara che ha visto l’argomento calcio finire nel dimenticatoio. Smentendo di fatto il suo stesso compagno Pozzebon, il quale ieri sera aveva chiesto scusa per la frase rilasciata a Radio Night Messina  (“Li abbiamo menati…”) e chiarendo che non si è andati al di là di qualche occhiataccia.
A riportare le dichiarazioni del calciatore è l’odierna edizione della Gazzetta dello Sport, in un articolo a firma p.r., riportato da AMnotizie Messina. “A fine primo tempo- si legge– nel tunnel sono stato colpito alle spalle. Un pugno in testa sferrato da un uomo che indossava la tuta della Reggina, uno dello staff. Lì per lì tutto era ok, poi quando stavo per tornare in campo ho iniziato ad avvertire capogiri e sono rimasto negli spogliatoi“.
Così come dichiarato da Mimmo Praticò in merito all’aggressione subita da Sala, anche in questo caso, secondo quanto scritto dal collega della Rosea, “Nel tunnel erano presenti alcuni inviati della Procura Figc che avrebbero visto tutto”.
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