Sala 4 – Evidenti responsabilità in occasione delle due reti dei padroni di casa. Dopo l’errore all’esordio in Coppa, la trasferta di Pagani vede ancora protagonista l’estremo difensore amaranto, in negativo.
Cane 4,5 – Spesso fuori posizione, viene sistematicamente saltato da Cicirelli, tra i più intraprendenti dei suoi.
Gianola 4 – Soffre oltremodo la fisicità di Reginaldo. Manca clamorosamente l’appuntamento con la palla che avrebbe potuto pareggiare i conti.
Kosnic 4 – Perde colpevolmente Camilleri in occasione del gol e il raddoppio dei padroni di casa è frutto di una sua deviazione aerea che beffa un Sala fuori dai pali.
Possenti 5 – Il suo primo gol in amaranto coincide, probabilmente, con la sua peggiore prestazione in riva allo Stretto. Mezzo voto in più perchè riaccende una partita che, viste le premesse, poteva finire diversamente.
Romanò 4,5 – Vaga sulla linea mediana amaranto in balia degli avversari, non riuscendo ad arginarli. (61′ Bianchimano 5 – Mister Zeman lo getta nella mischia per sfruttare i suoi centimetri, ma nella mezz’ora giocata non riesce ad incidere)
Botta 5Â – E’ lui l’uomo che dovrebbe fare filtro in mezzo al campo, ma risulta spesso impreciso. (88′ Tripicchio s.v.)
De Francesco 6 – Predica nel deserto amaranto: dai suoi piedi nascono i peggiori pericoli, ma paga la prestazione del collettivo.
Carpentieri 5 – Tanto impegno e poca sostanza: è facile preda del dirimpettaio Della Corte. (61‘ Lancia 5 – Il suo ingresso non smuove di una virgola l’andamento del match)
Coralli 4,5 – Lo avevamo detto a più riprese sin da inizio campionato, quando le cose sembravano andare bene e i risultati davano ragione al tecnico: il gioco della Reggina non è funzionale al proprio attaccante e viceversa. I palloni toccati si contano sulle dita di una mano. Impalpabile.
Porcino 5 – Le sue giocate sono fine a sè stesse, i suoi cross sono un invito a nozze per i centrali della difesa paganese.
Zeman 4 – I suoi ragazzi restano colpevolmente negli spogliatoi in una partita così importante, alla vigilia di due gare che rappresentano un crocevia, come quelle con Fondi e Messina. La squadra dimostra i propri limiti tecnici e strutturali: la salvezza, ad oggi, sembra un miraggio.
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