E’ una di quelle stagioni che nascono male e potrebbero finire peggio. E’ una di quelle stagioni in cui vorresti mascherarle le mille difficoltà , ma finisci con il “farci a pugni”. Mettici una squadra giovane ed un allenatore emergente e la frittata è fatta: Ciccio Cozza paga oltremodo il periodo no degli amaranto, abbandonando la guida tecnica della squadra per colpe imputabili a tutte le componenti.
Tortelli è il traghettatore per poche settimane, fino a quando il 6 dicembre 2014 arriva l’annuncio ufficiale: Roberto Alberti Mazzaferro è il nuovo tecnico della Reggina. La nuova figura ha tempo una settimana per preparare l’esordio, al Granillo, contro un Foggia galvanizzato dal successo nel derby con il Lecce.
Una domenica soleggiata ed uno stadio semi-vuoto accolgono la “prima” di Alberti che pronti, via e viene punito dalla classica legge del “gol dell’ex”. Vincenzino Sarno approfitta di uno svarione difensivo per puntare la porta, mettere a sedere un avversario e infilare Kovacsik, non esultando in segno di rispetto verso i suoi vecchi tifosi. Reazione timida degli amaranto che non riescono proprio ad uscire dal guscio, tant’è che nella ripresa è D’Allocco a sferrare il colpo decisivo a Di Lorenzo e compagni. Sarà un esordio amaro, con la Reggina sconfitta ed il Foggia a far festa: quella stagione, vissuta tra campo e tribunale, si trasfomerà in un piccolo miracolo sportivo, con la vittoria dei play-out contro i rivali di sempre e le strade di Reggio che traboccavano di gente.
Commenti