Domenica, al PalaFerraris di Casale Monferrato, la Viola ha ottenuto la terza sconfitta esterna consecutiva in questo avvio di campinato. Vincere sarebbe servito, oltre che a sbloccarsi lontano da Reggio (escludendo l’esilio forzato in quel di Barcellona Pozzo di Gotto), soprattutto a dare continuità al successo di domenica scorsa in casa contro Agrigento.
La prestazione fornita è stata più che deludente, con gli uomini di coach Paternoster in totale confusione per quasi tutta la partita, eccezion fatta per il terzo quarto, dove un parziale di 13-23, sembrava aver riportato in equilibrio le sorti dell’incontro. I soli 8 punti messi a referto nell’ultima frazione hanno però sancito la disfatta finale. Ciò che è emerso complessivamente dal match, è stata un’oggettiva incapacità dei nero-arancio di imbastire soluzioni offensive, soprattutto nel secondo quarto, dove i neroarancio hanno realizzato solo 6 punti, merito anche della difesa avversaria che non ha quasi mai concesso tiri facili.
Assoluto protagonista in negativo, è stato senza dubbio il play titolare Roberto Marulli, autore di alcune scelte scelerate che hanno prodotto cinque sanguinose palle perse ed alcuni falli evitabili di troppo. La prestazione difensiva della squadra ha lasciato anche molto a desiderare, complice una troppo poca incisività a rimbalzo che ha permesso a Casale di conquistare importanti seconde opportunità . Alla fine la maggior fame di vittoria degli uomini di coach Ramondino ha prevalso ed i piemontesi sono finalmente riusciti a strappare i primi due punti stagionali.
Per quanto riguarda la Viola, questa è stata probabilmente la peggior prestazione offerta fino a questo momento; vincere in trasferta sarà fondamentale da qui fino alla fine del campionato e per farlo l’imperativo è sbagliare il meno possibile e mantenere un’altissima concentrazione per tutti i quaranta minuti. Adesso testa alla prossima partita casalinga contro la NPC Rieti, contro la quale servirà un pronto riscatto all’interno della splendida cornice del PalaCalafiore.
Marco Iurato
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