Un rullo compressore. Non si può definire in altro modo, allo stato attuale, la Bovalinese. La capolista del girone D di Prima Categoria non ha finora fallito un colpo: 7 vittorie nelle prime 7 gare e già un bel +5 sulle inseguitrici. Ma domani l’impegno dei ragazzi di Criaco non è affatto facile: incombe infatti l’anticipo in casa di un Bianco che non ha mai perso in casa, ottenendo sette punti in tre partite. Per fare il punto della situazione, abbiamo ascoltato il Direttore Sportivo della società ionica Antonio Amato.
Percorso, sinora, senza ostacoli per la Bovalinese. Ma l’incontro di domani non è di certo dei più semplici?
“Si, è una gara difficile. La classifica non deve ingannare e nonostante finora abbiamo sempre vinto, il match di domani sarà diverso. I derby a questa distanza sfuggono da ogni pronostico e poi non siamo proprio al completo, anzi. Romeo ha uno stiramento e dopo la sfida contro la Bovese salterà anche quella di domani, oltre a lui mancheranno Criaco, Federico, Grillo e il difensore ex Locri Maviglia. Avremmo voluto affrontare la partita con qualche calciatore in più, ma abbiamo comunque una rosa ampia e chi andrà in campo saprà rispondere bene”.
7 vittorie in 7 partite: quantomeno tra Reggio e provincia, probabilmente, quest’anno nessuno ha fatto meglio.
“Più volte in tanti mi hanno segnalato i nostri numeri, mettendo in risalto come nessuno abbia ottenuto tanto in questo primo scorcio di stagione. E’ un risultato che non può che riempirmi d’orgoglio, anche perché in questa squadra ci ho creduto e lavorato. Quasi tutti gli obiettivi di mercato sono stati portati a termine positivamente: Bruzzaniti ha rifiutato l’Eccellenza con il Siderno per venire da noi, discorso simile si può fare per Carbone e Maviglia”.
Ed è proprio per questo che mai ci si è nascosti sugli obiettivi di fine stagione…
“Diciamo di si. Onestamente, anche guardando la rosa, nessuno ha mai provato a dire il contrario. L’obiettivo è di vincerle tutte ma pensando gara dopo gara. La società mi aveva chiesto la Promozione con un programma triennale, se ci riusciamo in due anni è ancora meglio…”
Quindi, anche a promozione ottenuta, si continuerà a ragionare programmando nel lungo periodo?
“Quando si programma, i risultati arrivano. Qui a Bovalino, dopo gli anni di Ferrigno, non era facile ricostruire. Quelli erano tempi in cui si poteva spendere molto di più. La prima mossa da noi compiuta è stata quella di ridurre il budget del quasi 60-70%, perché è inutile promettere ai calciatori cifre che poi non si possono mantenere, e conseguentemente si è pensato di guardare molto al prodotto locale, ai ragazzi nati o residenti a Bovalino. Ci sono, ad esempio, alcuni fuori quota di Bovalino che stanno facendo molto bene a Roccella e che torneranno da noi il prossimo anno”.
Tornando al campionato, un’ultima battuta sul girone D: la classifica attuale rispecchia il reale valore delle squadre?
“Secondo me bisogna aspettare qualche altra domenica. Ci sono squadre che verranno fuori alla lontana e si giocheranno i playoff a mio avviso, e parlo di Real Melicucco e San Giorgio. In generale comunque non ho visto, in sette partite, squadre di basso livello o disorganizzate. A differenza della Promozione, in cui c’è qualche compagine con difficoltà , nel girone D di Prima c’è molto equilibrio e questo rende più competitivo anche il campionato stesso”.
Voglia di programmare con la forza delle idee. Ma voglia di fare bene anche nel presente in casa Bovalinese, a partire dalla gara di domani in quel di Bianco: “Che sia una giornata di sport e che vinca il migliore” la battuta finale con cui il DS amaranto ha voluto chiudere la chiacchierata.
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