Per molti GallicoCatona-ReggioMediterranea, da qualche anno a questa parte, non è ormai una partita come tutte le altre. Per molti GallicoCatona-ReggioMediterranea è diventata “la partita”. L’aria che si respira nei giorni antecedenti è diversa. Lo si avverte, la si sente. RNP, per tastare con mano la concentrazione e la preparazione con cui le due squadre approcciano alla sfida, darà dove a due figure emblematiche dei sodalizi reggini. A parlare, per la ReggioMeditteranea, c’è il co-presidente Bruno Leo.
Presidente, un bilancio sicuramente positivo in questo avvio di campionato. Peccato per quel passaggio a vuoto di Trebisacce e la gara di domenica…
“Abbiamo iniziato con il piede giusto questo torneo. Non so ben spiegare cosa sia successo nell’ultimo turno. Non voglio cercare un capro espiatorio, ma ciò che è accaduto è piuttosto strano e non imputabile a noi“.
L’occasione per riscattarsi è dietro l’angolo e se dovesse arrivare contro il GallicoCatona assumere un doppio valore.
“Le gare con il GallicoCatona ormai hanno un qualcosa di particolare. Lo reputiamo il nostro derby, una partita in cui entrambe le società tengono a fare bene. Mi auguro che i nostri tesserati, con un passato tra le fila dei nostri avversari, affrontino il match come tutti gli altri. In caso contrario, sarebbe l’errore più grande che si possa commettere…”
La rosa della ReggioMediterannea è tra le più giovani dell’intero girone. La bontà del lavoro sta dando i propri frutti. Pensa che nello spazio di qualche anno si possa ulteriormente migliorare?
“Sono soddisfatto, ma uno dei miei credi è che nella vita si può sempre migliorare. Ogni settimana scendono in campo tantissimi ragazzi, che magari pur non essendo oramai fuori quota, portano in alto il nostro nome. E dobbiamo dire grazie anche a loro che ci permettono di disputare un campionato del genere, altrimenti, come capirete, i costi lieviterebbero, divenendo inostenibili. Il coraggio di Fabio (Crupi, ndr) nell’inserirli in un contesto come quello in cui giochiamo verrà ripagato alla lunga. Basti pensare che questo avvio positivo è merito di quei calciatori che, tre anni fa, si resero protagonisti di una stagione davvero improtante con la Juniores allenata proprio dal nostro attuale tecnico della prima squadra“.
Chiudo chiedendole un pensiero su questo campionato di Eccellenza che, per come si presenta, è uno dei più competitivi dell’ultimo decennio…
“Il tasso tecnico delle rose è aumentato notevolmente. Qualcuno lo ha definito un campionato d’élite, considerando che gran parte delle più importanti realtà calabresi si ritrovano a disputare il torneo. Sarà affascinante seguirlo e viverlo sino in fondo. Peccato solo che qualche squadra non sia in linea con la media...”
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