La bella affermazione contro il Catanzaro, che aveva fatto seguito al pareggio in trasferta con l’Akragas, sembrava avesse riportato il sereno in casa Catanzaro. Ed invece, la situazione nelle fila delle ‘aquile’ è di nuovo precipitata. Domenica il pesantissimo stop di Matera, ieri la rottura tra la squadra e mister Somma.
“Comincia tutto intorno alle 14:30- scrive il collega Andrea Celia Magno sulle colonne della Gazzetta del Sud-, quando la squadra dovrebbe scendere in campo, al PoliGiovino, per iniziare la prima sessione di lavoro in vusta del prossimo impegno di campionato contro il Melfi (domenica al “Ceravolo”). I minuti passano, l’orologio scandisce il tempo di uno stallo interminabile e i giocatori rimangono negli spogliatoi. Ce l’hanno con Somma. Perchè ai componenti dell’organico non sarebbero andate giù alcune scelte compiute dal coach nel secondo tempo di Matera: imbottire la formazione di attaccanti subito dopo il 2-0 dei padroni di casa li avrebbe esposti all’umiliante poker finale”.
Ma non sono state solo le scelte del tecnico, a scatenare l’ira dei calciatori, i quali non hanno mandato giù alcune dichiarazioni del post-partita. “‘Analizzare un aspetto del genere diventa complicato-aveva detto l’allenatore in merito al secondo gol dei lucani-, perchè non è che stiamo parlando di bambini della scuola calcio, ma di adulti, e quindi nel dovere spiegare come difendere su un fallo laterale avversario si rischia di diventare anche un pò ridicoli”.
A placare gli animi, l’intervento di Gessica Cosentino. “La situazione diventa più fluida solo intorno alle 16, quando si presenta a Giovinoanche la vicepresidente. Un’altra ora di confronto e poi si parte. Dagli spalti una cinquantina di tifosi contestano Somma, ma l’allenamento può iniziare”. Il futuro dell’allenatore, resta comunque in bilico: “Se non tutto, molto dipenderà ovviamente dai risultati delle prossime partite…”.
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