Era il 6 gennaio scorso ed un rigore dell’Aurora di capitan Favasuli interruppe l’imbattibilità del Siderno che durava da più di mille minuti. Da quell’1-1 del Longhi Bovetto, ultima volta in cui biancoblù e biancazzurri si sono incontrati, è cambiato tanto: il Siderno adesso è in Eccellenza ed è partito abbastanza bene, l’Aurora è rimasta in Promozione ma si trova nelle parti alte della graduatoria e vuole recitare un ruolo da protagonista.
Oggi però, dopo mesi, le due compagini si ritrovano. È l’andata dei quarti di finale di Coppa Italia Dilettanti, quella di Arcidiaco è l’unica compagine di Promozione delle otto rimaste. E a giudicare dall’inizio della sfida, pare proprio si evidenzi la differenza di categoria in campo: il Siderno parte forte, aggredisce alto e pur non creando pericoli impedisce agli avversari di costruire gioco; l’Aurora infatti, senza Livio Vazzana, Postorino e Mallamo lasciati in panchina, nei primi venti minuti non riesce ad uscire dalla propria area. Ma i minuti passano, i locali cominciano a prendere le misure e dopo aver sfiorato la rete su punizione con Antonio Vazzana alla mezz’ora passano. Il contropiede di Favasuli e compagni è perfetto: Bartolomeo riceve il pallone e con un tocco morbido lancia Cangeri sulla sinistra che mette in mezzo per Pellegrino, il quale deve solo appoggiare in rete. Il vantaggio dura poco per i padroni di casa che, presi ancora dall’euforia per il gol, si fanno sorprendere: Fuda serve in profondità  Giunta che da solo infila il portiere e ristabilisce la parità . Prima dell’intervallo, tuttavia, i biancoblú hanno la possibilità di passare nuovamente avanti, ma Pellegrino prima e Cangeri poi sprecano e si va all’intervallo sul pari.
La ripresa è subito accesa: per via di un’altra mezza dormita collettiva della difesa locale, infatti, Savasta va via sulla sinistra e mette dentro per De Leo il quale al volo piazza perfettamente alla sinistra dell’estremo difensore. Tutto in salita per i locali, così mister Arcidiaco corre ai ripari inserendo Postorino e Livio Vazzana per Pellegrino e Cangeri e i pericoli verso la porta avversaria arrivano: ci provano Antonio Vazzana e Caracciolo, due volte, ma Macrì si supera e salva i suoi. Che ne approfittano e mettono la parola fine sulla gara: è una punizione di Fabio a permettere ai biancazzurri di triplicare, ma è evidente nell’occasione l’errore del giovane Megalizzi. L’estremo difensore classe ’99 nel finale si riscatta con una grande parata su Rumbo, che insieme a Panetta sfiorano il poker. Dal canto loro i locali provano ancora con Caracciolo e Postorino ma il numero uno ospite è il migliore dei suoi ed alza la saracinesca.
Così come confermato dagli stessi protagonisti a fine gara, a tratti la differenza di categoria non si è notata a dispetto di un inizio che dimostrava il contrario. L’Aurora ha creato anche qualche occasione in più, nel complesso, ma ha dovuto fare i conti con un Macrì in gran spolvero e con alcune disattenzioni difensive – individuali e collettive – che alla fine dei conti sono risultate decisive. Il Siderno è stato bravo soprattutto nell’approfittare di questi errori portando a casa un successo che proietta i ragazzi di La Face con un piede e mezzo in semifinale.
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