Tra martedì 27 e mercoledì 28 settembre si è disputata la seconda giornata della fase a gironi di Champions League. Successi larghi per le italiane: la Juventus espugna Zagabria con un netto 4-0, mentre il Napoli supera il Benfica 4-2, dopo essersi portato sul 4-0 a inizio ripresa. Negli altri incontri, Manchester City bloccato in Scozia, il Real a Dortmund; Paris St. Germain corsaro in Bulgaria, mentre il Barcellona vince in rimonta a Moenchengladbach; sconfitta del Bayern in casa dell’Atletico. Il Leicester regala a Ranieri la seconda gioia consecutiva.
Gruppo B – Napoli riabbraccia la Champions nel modo migliore, battendo il Benfica, forse l’avversario più ostico del girone, e regalando grande spettacolo. Al 20′ Hamsik sul primo palo devia di testa il corner di Ghoulam, battendo il portiere lusitano e portando in vantaggio la squadra di Sarri. A inizio ripresa gli Azzurri pigiano il piede sull’acceleratore fin da subito, chiudendo la partita in meno di un quarto d’ora: al 6′ magistrale punizione di Mertens che supera la barriera e lascia impietrito Cesar; al 9′ Callejon viene atterrato dal portiere e Milik dal dischetto non sbaglia; al 13′ ancora lo spagnolo protagonista con un traversone sul quale Cesar esce a vuoto, Milik di testa fa da sponda per l’accorrente Mertens che insacca a porta vuota la propria doppietta. Reazione d’orgoglio del Benfica, che nei venti minuti finali dimezza lo svantaggio: al 25′ Guedes lanciato in velocità salta anche Reina e deposita in rete; al 41′ Almeida serve in verticale Salvio, bravo nel tagliare in due la difesa partenopea, controllare la sfera e insaccare a tu per tu con Reina il gol del definitivo 4-2. Napoli in fuga dopo due partite, visto che nell’altro incontro Besiktas e Dinamo Kiev si annullano a vicenda: padroni di casa avanti al 29′ con Quaresma; pareggio ucraino al 20′ della ripresa con Tsygankov. Secondo pari per i turchi, mentre la Dinamo sale a quota 1 con il Benfica.
Gruppo H – Ci mette un po’ a carburare la Juventus a Zagabria, ma quando lo fa diventa travolgente e manda al tappeto la Dinamo. Finisce 4-0 per i bianconeri, i quali riscattano il successo in tono minore ottenuto sabato in campionato a Palermo. Dopo una ventina di minuti di supremazia sterile, la Juve trova il vantaggio con Pjanic, il quale approfitta di un pasticcio difensivo sulla verticalizzazione di Bonucci, e con un tocco morbido beffa il portiere in uscita. Pochi minuti più tardi, croati ad un passo dal pareggio con l’incornata di Schildenfeld che picchia contro la traversa; scampato il pericolo, al 31′ i bianconeri mettono già al sicuro il risultato: Pjanic pennella in avanti per lo scatto di Higuain, il quale stoppa e al volo con il mancino piazza il pallone in rete, superando Semper, ancora battuto in uscita. Al 12′ della ripresa Dybala scarica dalla distanza il pallone del tris, mentre il poker lo firma Dani Alves al 40′ in maniera rocambolesca: calcio di punizione, pallone deviato dalla barriera, il portiere respinge come può, ma la sfera impennatasi ricade dalla parte opposta della rete insaccandosi. Juventus in testa al girone a quota 4, in compagnia del Siviglia, che supera il Lione 1-0: la rete che rompe l’equilibrio la realizza Ben Yedder a inizio secondo tempo; gli andalusi potrebbero chiudere il conto al 24′, ma Vietto su rigore calcia alto, errore che tuttavia non peserà sul risultato finale. Francesi a 3 punti, Dinamo Zagabria 0.
Gli altri gironi
Gruppo A – Il Paris St. Germain vince in casa del Ludogorets, ma quanta fatica per prevalere sulla squadra bulgara, passata in vantaggio al 16′ con Natanael; al 41′ Matuidi ristabilisce la parità , mentre all’11’ della ripresa Cavani firma il sorpasso parigino. Il vantaggio francese potrebbe durare pochissimo, dato che al 14′ il Ludogorets usufruisce di un penalty; sul dischetto si presenta Moti, ma la sua battuta viene respinta da Areola; beffa doppia per i bulgari, visto che sull’immediato ribaltamento di fronte, Cavani realizza il definitivo 3-1. A braccetto con i parigini a quota 4 troviamo l’Arsenal, che supera 2-0 il Basilea grazie ad una doppietta di Walcott nel primo tempo. Svizzeri a quota 1 con i bulgari.
Gruppo C – Privo di Messi infortunato, il Barcellona vince in rimonta a Moenchengladbach, battendo 2-1 il Borussia. Tedeschi avanti al 34′ con Hazard; al 20′ della ripresa Arda Turan realizza il pareggio catalano, trasformato nove minuti più tardi in sorpasso e vittoria da Pique. Catalani a punteggio pieno, a differenza del Manchester City, il quale non riesce a vincere in casa del Celtic. A Glasgow finisce 3-3, con i padroni di casa tre volte in vantaggio e altrettante volte rimontati, a causa di una difesa colabrodo (10 gol incassati in due partite, più i 4 subiti nel preliminare dall’Hapoel Beer Sheva). Celtic avanti al 3′ con un rocambolesco gol di Dembele, poi nuovamente al 20′ per l’autogol di Sterling, infine, al 2′ della ripresa, ancora con Dembele; il City pareggia una prima volta con Fernandinho al 12′, poi con Sterling al 28′, il quale riscatta l’autorete di pochi minuti prima, mentre al 10′ del secondo tempo trova il definitivo 3-3 con Nolito. Scozzesi a quota 1 in classifica, davanti al Borussia fermo a zero.
Gruppo D –Â Basta un gol di Carrasco al 35′ del primo tempo all’Atletico Madrid per battere il Bayern Monaco, sconfitto con lo stesso risultato della semifinale di andata giocata lo scorso aprile. Il belga segna un gran gol, concludendo una splendida progressione con un sinistro incrociato che bacia il palo interno e finisce in rete. Simeone si aggiudica la sfida dal sapore italiano con Ancelotti, nonostante Griezmann fallisca in ‘zona Cesarini’ il rigore della sicurezza. Atletico a punteggio pieno, Bayern comunque secondo con 3 punti, davanti alla coppia composta da Rostov e PSV, che si annullano a vicenda nello scontro diretto, pareggiando 2-2; accade tutto nel primo tempo: 8′, russi avanti con Poloz; 14′, pari olandese con Propper; 37′, ancora vantaggio Rostov ancora con Poloz; nel recupero, De Jong firma il nuovo pareggio del PSV. Nella ripresa, al 12′, Propper fallisce il rigore che avrebbe potuto valere la vittoria per la formazione di Eindhoven.
Gruppo E – Monaco in testa al girone con 4 punti, ma che fatica evitare la sconfitta casalinga contro il Bayer Leverkusen: tedeschi in vantaggio alla mezz’ora del secondo tempo con il ‘Chicharito’ Hernandez; al 94′ rete del pari monegasca realizzata con un gran tiro da fuori da parte dell’ex capitano del Torino, Kamil Glik; per i tedeschi è il secondo pareggio. Secondo posto a quota 3 per il Tottenham, che grazie ad un guizzo del coreano Son Heung-Min al 26′ della ripresa, espugna Mosca battendo il CSKA per 1-0, lasciando i russi con un solo punto.
Gruppo F – Si chiude senza vincitori né vinti la sfida di Dortmund tra il Borussia e il Real Madrid. 2-2 il risultato finale: al 17′ il diagonale di Cristiano Ronaldo vale il vantaggio madridista; al 43′ pareggio rocambolesco con la punizione di Guerreiro respinta da Navas addosso a Varane e il tocco, comunque superfluo se non per la classifica marcatori, da parte di Aubameyang sulla linea di porta; al 23′ del secondo tempo, Benzema si avventa su un lungo traversone, colpendo il palo da distanza ravvicinata, ma sulla respinta arriva Varane che insacca il nuovo vantaggio, riscattando l’episodio del pareggio; al 42′ discesa di Pulisic che effettua un lungo traversone per Schurrle, il quale stoppa e con il sinistro spara sotto la traversa, firmando il definitivo pari. Primi tre punti per lo Sporting Lisbona, che archivia la pratica riguardante il Legia Varsavia già nel primo tempo; 2-0 il finale, con reti di Ruiz al 28′ e di Dost al 37′. Polacchi ultimi con nessun gol fatto e 8 subiti.
Gruppo G – In campionato fatica il Leicester di Claudio Ranieri, ma in Champions vola, centrando la seconda vittoria in due partite, battendo il sempre insidioso Porto (ne sa qualcosa la Roma). Il gol che decide la partita arriva al 25′ su cross di Mahrez e girata di testa da parte di Slimani (nell’immagine principale). La squadra di Ranieri è a punteggio, mentre a sorpresa al secondo posto, con 4 punti in due gare, c’è il Copenaghen, che dopo aver strappato il pari in Portogallo all’esordio, davanti al proprio pubblico strapazza il Club Bruges per 4-0; reti tutte nella ripresa: all’8′ sfortunata autorete di Denswil che sblocca il risultato; al 16′ Augustinsson fallisce il calcio di rigore che poteva significare il raddoppio, rete che arriverà comunque tre minuti più tardi con Delaney; tris di Santander al 24′ e quarta rete in pieno recupero ad opera di Jorgensen.
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