Quarto pareggio consecutivo per una Reggina che dimostra sempre più segnali di crescita e tanta personalità contro qualsiasi avversario.
“Forse il risultato sta un po’ stretto alla compagine di Zeman – scrive il collega di Gazzetta del Sud Arnaldo Cambareri – ma nel calcio, quando non si capitalizza il gran lavoro svolto, si rischia anche di perdere e venire beffati. La Reggina infatti impone ritmi intensi e corre tantissimo cercando il gol, ma è in fase ultima che spreca molto”.
“Nulla da dire comunque – prosegue – su impegno e volontà : questa squadra sorprende sempre di più specialmente in quanto a progressi fisici e atletici, ci sono ovviamente dei difetti da migliorare come l’ansia o la fretta negli ultimi sedici metri”.
La cronaca racconta poco in termini di occasioni create: “Attacca di più la Reggina che si rende pericolosa in avvio, i calci d’angolo specialmente lo dimostrano. Il Cosenza, forte anche della sua tattica attendista, teme la velocità degli amaranto e cerca di colpire con le ripartenze. Nella ripresa stesso copione, non si possono effettuare una marea di cross e non ricavare nulla, non si può arrivare nell’area piccola e non sfruttare palloni utilissimi. Difetti gravi e che purtroppo ‘condannano’ la Reggina a chiudere in parità parecchie gare”.
Alla fine, comunque, Kosnic e compagni raccolgono lo stesso applausi e lodi dai propri sostenitori: “I tifosi incitano la squadra dall’inizio alla fine, e questo è importante perchè significa che il connubio di tempo fa si è consolidato sempre di più e che tempi migliori potranno arrivare”.
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