Il caso del possibile crack finanziario della compagnia assicurativa che ha emesso la fidejussione della Reggina ha destato preoccupazioni. G. Praticò fa il punto della situazione a TFP.
Si chiama Gable ed è una compagnia di assicurazioni in gravi difficoltà finanziarie. Lunedi 12 settembre la società ha annunciato l’intenzione di ritirarsi dalla Borsa inglese. A prima vista le difficoltà della Gable non sembrano avere nulla a che fare con l’Italia. Non è così. Il motivo di tanto interesse sta scritto in un file di documenti riservati consultati dal settimanale L’Espresso, che in un ampio dossier riporta e descrive l’accaduto. Le carte dimostrano che almeno un terzo delle 60 squadre di Lega Pro ha potuto iscriversi al campionato grazie alle garanzie, in gergo tecnico fideiussioni, siglate nel giugno scorso dalla compagnia che ora si troverebbe sull’orlo del fallimento. Tra questi, appunto, la Reggina.
Così riassume calcioefinanza.it, la vicenda ha naturalmente creato scompiglio nell’ambiente amaranto. A fare il punto della situazione, il dirigente della Reggina Giuseppe Praticò ospite di Touring 104 durante Tutti Figli di Pianca.
“E’ stato un fulmine a ciel sereno, ovvio, considerato che parliamo di una compagnia di primaria importanza che opera in tutto il mondo.  E’ stata sospesa dall’esercizio dell’attività . Questo significa che non può stipulare nuove polizze perché avrebbero già superato il limite del patrimonio. Un po’ come funziona per le banche, che per ogni affidamento devono accantonare delle risorse, vale per le compagnie assicurative devono rispondere al “protocollo solvency” che ha un meccanismo analogo.
Per quanto riguarda la nostra polizza resta in piedi, abbiamo avuto rassicurazioni dalla filiale di Roma, restiamo vigili ovviamente ma siamo sereni anche in base al comunicato ufficiale emesso dall’IVASS, organo di controllo delle assicurazioni italiane. Non ci sono problemi, è questo ciò che ci risulta ad oggi”.
Volendo ipotizzare lo scenario peggiore, con il fallimento della Gable, quali ripercussioni potrebbero esserci per il club? Giuseppe Praticò è chiarissimo. “La Reggina non rischierebbe nulla, saremmo vittima di una situazione simile. Abbiamo, peraltro, prestato delle garanzie importanti per ottenere quella polizza di 350.000 euro che quindi dovrebbero restituirci per poterne stipulare una nuova. Tuttavia a livello federale non rischiamo nulla: in Lega e alla Covisoc al momento dell’iscrizione hanno controllato bene tutta la documentazione, non c’è nessun tipo di problema. E’ una situazione che coinvolge il 33% delle squadre di Lega Pro ma non ci sono problemi per i contratti già stipulati. Stanno verificando la situazione della Gable per capire se – in base al numero di fidejussioni emesse – hanno il patrimonio per poterle onorare ma il blocco attuale all’esercizio della compagnia non è retroattivo. La Reggina, in sostanza, potrebbe avere il problema l’anno prossimo di doversi rivolgere ad una nuova compagnia, non per la stagione attuale”.
Situazione da monitorare, insomma, ma senza particolari affanni.
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