Purtroppo ha animato, al di là del risultato, il post gara di Reggina-Catania. Lo spiacevole episodio del furto negli spogliatoi del Catania ha fatto parlare tanto, con le lamentele di Rigoli in sala stampa e di Lo Monaco a ItaSportPress.
Sulla questione è intervenuto quest’oggi Giuseppe Praticò, figlio del Presidente Mimmo e dirigente amaranto, che ha parlato ai microfoni di Tutti i Figli di Pianca: “Sicuramente siamo rammaricati per quanto accaduto, è un episodio che fa sfigurare in primis la società . Siamo dispiaciuti e, vi assicuro, anche il Presidente lo era. A maggior ragione, forse, certe dichiarazioni potrebbero essere dosate meglio. Il fatto è grave e spiacevole, non deve accadere assolutamente, ma ci si può lamentare usando determinati toni, non di certo quelli forti utilizzati da mister Rigoli e Lo Monaco. Per quanto riguarda Lo Monaco dico infatti che prima di dire certe cose bisogna conoscere dove si ha operato finora, e mi riferisco anche al manto erboso del San Filippo in Messina-Reggina di due anni fa”.
L’Amministratore Delegato rossoblù, oltre ad aver rilasciato dichiarazioni in merito al furto negli spogliatoi, si è anche soffermato sul manto erboso del Granillo definendolo ‘campo di patate’: “Anche in questo caso mi sembra un comportamento eccessivo, l’aver inviato foto a Gravina è un gesto infantile. Sappiamo le motivazioni per cui il nostro terreno di gioco versa in quelle condizioni, che non sono ottimali ma neanche disastrose. Il Comune sta facendo il possibile per risolvere la situazione”.
Tanto, anzi tutto, dipende dalla questione Sant’Agata: “Sono da limare gli ultimi adempimenti – ha affermato il dirigente amaranto – ma siamo in dirittura d’arrivo. Per quanto riguarda l’idea dello Store è un progetto che vorremmo sviluppare ma aspettiamo un po’ più di serenità dopo quanto passato in quest’ultimo anno e mezzo”.
Poi si ritorna a ieri, ma a quanto accaduto in campo: “Abbiamo avuto noi il pallino del gioco così come ad Agrigento, ma siamo stati puniti in entrambe le occasioni nelle uniche disattenzioni. La nostra è comunque una squadra che non lascia nulla di intentato, dà il massimo. Ritengo che quello di ieri sia un punto pesante, che aumenta la consapevolezza e l’autostima”.
“Firmerei per la salvezza all’ultima giornata? Si, bisogna essere coerenti, abbiamo detto che è quello il nostro obiettivo. Ovviamente se dovessimo raggiungere prima il mantenimento della categoria si potrebbe pensare ad altro. E’ chiaro che i calciatori, in cuor loro, pensano di ambire a qualcosa di più, ma noi come società abbiamo l’obbligo di pensare solo a quello”.
In ultimo, un commento sullo straordinario feeling raggiunto tra gli ultras e i calciatori amaranto: “I tifosi di Reggio sono conosciuti in tutta Italia. Mi piace la simbiosi che si è creata e che porta ogni partita i nostri ragazzi ad andare a cantare sotto la Curva. Spero possa essere di aiuto nel corso del campionato”.
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