Poco più di due ore e sarà Reggina-Catania. Tutto pronto per una sfida che torna a distanza di anni e che, seppur in categorie diverse da quelle degli ultimi incontri, regala sempre fascino e storia. Quest’oggi presente negli studi di Tutti i Figli di Pianca uno dei dirigenti amaranto, Domenico Comandè, che ha parlato della partita del Granillo e non solo.
VERSO REGGINA-CATANIA – “Qualche piccolo passo in avanti lo abbiamo fatto, bene fisicamente ma tecnicamente pensare che siamo favoriti è difficile guardando l’organico del Catania, nettamente superiore al nostro. I vantaggi da parte loro non sono pochi anche se si sono lamentati per la sfida non giocata domenica. Forse il problema è pensare che sia pesante essere indietro, con un meno 2 ed una classifica attualmente ferma. Pronostici non ne faccio, spero solo che si potrà uscire soddisfatti dallo stadio per la prestazione al di là del risultato, così come accaduto nel derby dello Stretto. Su chi punterei oggi? Direi De Francesco. Chi toglierei a loro? E’ difficile scegliere, dico Calil per il suo passato contro di noi. Più volte ci ha colpito, più volte si è esaltato con l’amaranto”.
CALCIATORI INSIEME AD ULTRAS – “Il gesto dei calciatori che cantano con gli ultras è spontaneo, è nato la sera della presentazione ed è stato di loro iniziativa e non perchè richiesto. Li porta per questo ad essere già diventati tifosi della Reggina e credo che nessuno di loro abbia mai vissuto una cosa del genere, è un qualcosa che entusiasma loro ed anche  noi”.
DIVISE DI GIOCO – “La prima divisa è quella amaranto già vista in campo, al massimo potrebbe cambiare il colore del pantaloncino (nero o bianco). Dovrebbe arrivare la terza maglia ma siamo già coperti. Che io sappia, anche se seguo poco la vicenda “divise”, non ci dovrebbero essere grosse novità . Il colore è proprio l’amaranto, abbiamo cercato di chiedere questo perchè è difficile confondere con il granata”.
ABBRACCIO TRA DIRIGENTI – “La prima vera soddisfazione della nostra avventura è stata la vittoria nel derby, l’abbraccio a fine gara tra noi dirigenti è stato uno scarico dello stress di ogni giorno. Col nome Reggina, ripescati in Lega Pro, vincere il derby è un’emozione pazzesca. Non mi aspettavo che questo accadesse in un solo anno, magari non avendo l’esperienza di Praticò o Fortunato Martino, perchè comunque si navigava a vista. Si è andati avanti e si è arrivati qui, da ciò che ci ha motivato in due giorni a far rinascere il calcio a Reggio fino ad ora così, navigando a vista”.
MISTER ZEMAN – “Mi ha sorpreso in tutto il tecnico, come persona e come mister. Lui è uno di quelli mai contento, è un perfezionista, non entra nello spogliatoio urlando ma anche se si dice soddisfatto non lo è mai. Per ora mi ha sorpreso in positivo, dal carattere al modo di dialogare coi ragazzi, è un lavoratore, pensa 24 ore su 24 alla Reggina. E’ da raccontare lo shock dei calciatori ad inizio ritiro, a fine allenamento mandati in un ruscello gelato per rigenerarsi dopo ore di fatiche. Il fatto che abbia anche idee chiare sulla preparazione atletica è emblematico della sua preparazione”.
SULL’ORGANICO – “Il centrocampo è buono qualitativamente e quantitativamente, fiore all’occhiello dell’organico come dimostrato da De Francesco, calciatore forte e sin da inizio ritiro impostosi bene. Il mister è convinto che sinora abbiamo meglio difeso che attaccato, lui pretende 10 palle-gol a partita e se queste non vengono sfruttate allora per lui vuol dire che si attacca male. Anche a questo mi riferisco quando dico che non è mai contento. Kosnic? Le cose che dice e che ha detto nel post derby sono vere. Ha conosciuto me tra i primi della società , sin da subito si è calato nella realtà ed è diventato tifoso. De Bode? E’ un ragazzo squisito, purtroppo così come l’anno scorso paga il fatto di entrare tardi in condizione per via del suo fisico statuario. Su Coralli dico che quando entra in condizione è veramente bravo, ieri ha fatto un gol fantastico in allenamento. A differenza di Botta lui ha fatto la preparazione, anche se senza ritmo partita. Un altro po’ di pazienza e sarà al top. Sala si è riscattato dopo Pagani? E’ un portiere, come Licastro, di assoluto affidamento. Tutti possono incappare nella giornata storta”.
TRASFERTA VIETATA A MESSINESI – “Vietare una trasferta dopo le leggi che si fanno è sbagliato. Tra l’altro per dei fatti, neanche tanto trascendentali, accaduti due anni fa al playout a Messina. Che io sappia, tra l’altro, il calendario ha deciso di mettere le sfide sentite alle prime giornate proprio per non infuocarle”.
SUL FIGLIO VINCENZO – “Non sta bene perchè ha avuto il riacutizzarsi di un problema alla spalla avuto a fine stagione. Poi ci sono stati gli esami di maturità , è partito per il ritiro e non si è più curato. La spalla per un portiere è un punto delicato, dovrebbe avere una sub-lussazione e quindi non è cosa di poco conto. Lui giocava a Messina, lo avevano promosso dagli Allievi a terzo portiere della prima squadra. Ma lui, e qui si dimostra il suo amore per la Reggina, quando è arrivata la chiamata da parte dei dirigenti non ha esitato un attimo pur sapendo di scendere di categoria e di non essere sicuro di giocare in prima squadra. Questo, comunque, anche per far capire – non che ce ne fosse bisogno – che non sono stato io a spingere perchè entrasse in squadra essendo socio. La dirigenza ha chiamato direttamente lui senza la mia intercessione, spinta o chicchessia”.
SULLE CALABRESI – “Il Cosenza mi ha sorpreso con il Catanzaro in positivo e con il Taranto in negativo. Già da qui si capisce la sua imprevedibilità e sarà tra le outsider. A Catanzaro continuano ad andare contro un Presidente che ha speso tanto per la squadra, non so perchè lo facciano, forse si dimenticano troppo velocemente del passato. E’ ancora più strano che, il giorno dopo una vittoria netta, si tappezzi la città con striscioni negativi contro il massimo dirigente. Plauso d’incoraggiamento alla Vibonese per quanto sta facendo Caffo, per la prima volta in Lega Pro”.
LE ALTRE – “Passeggiate credo non ne farà nessuno perchè il campionato è tosto, ma il Lecce è partito forte e continuando così rischia di prendere il largo. Guardando ai 15 mila tifosi a partita, all’entusiasmo che c’è, credo che sia veramente da temere. In basso la Paganese sta dimostrando di avere consistenza economica: è arrivato Camilleri e nei giorni precedenti gli esperti Reginaldo e Iunco, tecnicamente indiscutibili ma bisognerà vedere fisicamente”.
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