E’ un fiume in piena, Pietro Lo Monaco. Terminato il derby tra Reggina e Catania, concluso con il risultato di 1-1, il dirigente rossoazzurro ha rilasciato pesantissime dichiarazioni ai colleghi di ItaSportPress. Nel mirino dell’ex presidente del Messina, la Reggina intesa come società .
Grave il furto negli spogliatoi ai danni di Biagiani (LEGGI QUI LA DENUNCIA DI MISTER RIGOLI) che Lo Monaco imputa a chi “non ha garantito la sicurezza”. Stesso obiettivo per ciò che concerne lo stato del terreno del Granillo.
Le dichiarazioni integrali:
“Non è possibile organizzare eventi sportivi in questa struttura fatiscente. Il campo è di patate e siamo stati fortemente penalizzati visto che avremmo sovrastato gli avversari con la nostra qualità tecnica e invece andiamo a casa con un pareggio che ci sta strettissimo. Ho mandato le foto del manto erboso al presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina prima della partita e spero che si renda conto che il Catania è doppiamente penalizzato, sia dal calendario assurdo e anche per due trasferte consecutive su terreni di gioco pessimi. Come si fa a far disputare una gara di terza serie su un terreno così dissestato, roba da terzo mondo. Al danno anche la beffa del furto di rolex, carte di credito, smartphone e persino la fede nuziale a Marco Biagianti, povero ragazzo che dispiacere che ha avuto. Evidentemente non ha funzionato il sistema di sicurezza visto che è inconcepibile che i ladri possano fare accesso durante una gara di calcio nello spogliatoio. C’è una responsabilità chiara da parte di chi doveva provvedere alla nostra sicurezza”.
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