Gianola a Fondi, Porcino ed Oggiano nel derby con il Messina, Coralli e De Francesco nel pari di Agrigento: il gol amaranto ha più firme. Fermo restando che è dal “Cobra” che ci si aspetta le reti più pesanti, il gioco di mister Zeman prevede più soluzioni.
Giocare spalle alla porta, per un rapace d’area come Coralli, non è semplice. Lo abbiamo visto fare a sportellate con i centrali, ripiegare in fase difensiva e scendere persino sulla tre quarti per recuperare palloni giocabili: i tiri nello specchio della porta avversaria, però, per il numero 9 amaranto si contano sulle dita di una mano.
La risposta sta in un calcio propositivo, che coinvolge più uomini e che allo stesso tempo sfrutta gli inserimenti di ali e centrocampisti per mandarli a rete. Da qui nasce forse l’intuizione di mister Zeman. Mentre gli avversari concentrano l’attenzione sul terminale offensivo amaranto, che arretra il proprio raggio d’azione di qualche metro, la difesa avversaria concede il fianco alle avanzate degli altri uomini.
E’ anche vero, però, che quattro dei cinque gol sono arrivati su calcio piazzato: una fonte in più da cui attingere e che potrebbe rivelarsi importante in caso di partita in equilibrio. In attesa delle reti su azione manovrata, risorsa imprescindibile, tanto quanto le palle inattive, gli amaranto hanno di sicuro una freccia in più nel loro arco.
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