Si scrive Simone Giacchetta, si legge baluardo amaranto. A due giorni dalla probabile riammissione in Lega Pro dell’Albinoleffe, Jack è pronto per una nuova avventura, ma la Reggina resta comunque un amore di quelli che non si potranno mai cancellare, neanche a distanza di migliaia di chilometri…
Affinché il tuo passaggio all’Albinoleffe diventi effettivo è necessaria la riammissione in Lega Pro, ma le probabilità in tal senso sono davvero altissime…
Si, il 4 agosto dovrebbe essere ufficializzata la riammissione in Lega Pro. Prima di cantare vittoria però, aspettiamo qualche altro giorno.
Ciò significa che sei già al lavoro per costruire la squadra per l’imminente stagione?
Non nego che mi sono già mosso da qualche settimana per il progetto Albinoleffe. Miriamo a portare giocatori motivati, perché l’ambiente ha tanta voglia di far bene dopo le ultime delusioni.
Far bene significa puntare a qualcosa di più rispetto alla salvezza?
No, far bene significa dar vita ad un percorso stabile, che sappia guardare anche al futuro attraverso i giovani. L’obiettivo sarà mantenere la categoria.
Prestiti e qualche svicolato, tranne qualche rara eccezione il mercato di Lega Pro ormai offre pochi scossoni. Sarà così anche quest’anno?
Penso proprio di si. Per risalire la china, questa categoria deve puntare sulle piazze che garantiscono un futuro. Penso che per le squadre riammesse sarà un mercato più complicato, in quanto dopo una retrocessione c’è voglia di fare quasi piazza pulita, mentre per le ripescate sarà più facile, in quanto si può puntare su un’ossatura della passata stagione.
Dopo tutti questi anni, non ti fa uno strano effetto lavorare per una squadra che non sia la “tua” Reggina?
Si, è stranissimo. Da un lato provo un senso di tristezza innegabile, perché Reggio e la Reggina sono parte di me, come un marchio sulla pelle. Dall’altro però, c’è la voglia di mettere tutta la mia professionalità ed il mio entusiasmo al servizio del Presidente Andreoletti, che mi ha dato questa bella opportunità .
Oltre che per la “biceleste”, giovedì 4 agosto farai il tifo anche per gli amaranto…
Questo è sicuro. Il brutto momento che sta vivendo la città di Reggio è sotto gli occhi tutti, il ritorno nel calcio professionistico sarà una considerevole spinta per un intero territorio. La Reggina rappresenta la storia di un popolo, auguro a questa società di riuscire ad allestire una squadra all’altezza della tifoseria.
Le recenti contestazioni, la rabbia per la retrocessione nell’anno del centenario. Lo scorso 25 giugno però, Reggio ha dimostrato che Simone Giacchetta resta una bandiera tra le più amate di sempre…
Ringrazio tutti dal profondo del cuore, e lo dico con sincera emozione. Quel giorno i miei figli erano con me, grazie a voi sono stati orgogliosi di ciò che il loro padre ha fatto per i nostri amati colori. La serata del 25 giugno, mi ha regalato altre emozione incancellabili: grazie Reggio, e sempre forza Reggina!
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