Erano 10 i posti liberi per la prossima Lega Pro prima del Consiglio Federale di ieri. La bocciatura della Paganese (che produrrà ricorso al Collegio di Garanzia del Coni) ha fatto salire il computo ad 11. Successivamente, arriva un comunicato della Caronnese attraverso il quale si rende nota l’intenzione di non approfittare dell’ammissione d’ufficio in terza Serie; il club lombardo, infatti, dopo la mancata iscrizione dello Sporting Bellinzago, aveva diritto al salto di categoria considerato il secondo posto conseguito sul campo nel medesimo girone.
Niente da fare, invece, per il club del piccolo centro del Nord Italia. “”Con tutto il Consiglio abbiamo scelto una strada più lunga, evitando sforzi immediati che avrebbero potuto mettere a repentaglio la prosecuzione della nostra attività nel futuro”, spiega la Caronnese nella nota diffusa alla stampa, “rimane massima l’attenzione alla definizione di una rosa in grado di disputare la Serie D e di raggiungere l’ambito obiettivo già alla fine di questa stagione sportiva”.
La rinuncia della Caronnese libera così il dodicesimo posto, non soggetto a ripescaggio ma a riammissione (quindi senza la necessità di versare la tassa a fondo perduto). Per determinare quale club ne potrà approfittare fa fede la graduatoria per le società di Serie D: la priorità è accordata al Lecco. Qualora i blucelesti risolvessero i problemi societari avrebbero la garanzia di disputare la prossima Lega Pro. L’effetto indiretto sulla corsa ai ripescaggi è quello di escludere una nuova società dalle concorrenti che si contenderanno i restanti 11 posti. E sono tanti…
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