Sono giorni intensissimi per il calcio reggino: presentato l’allenatore, con un mercato in atto ed un ritiro che incombe, è entrata nel vivo la questione riguardante l’eredità storica della Reggina che l’Urbs sta provando ad assicurarsi. Da adesso in avanti, poi, arriveranno i giorni decisivi per provare a concretizzare la possibilità di un ripescaggio in grado di restituire alla città una Lega Pro che era stata salvata sul campo poco più d’un anno fa.
I colleghi di TuttoLegaPro hanno raggiunto il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina e fatto con lui il punto su iscrizioni e ripescaggi. Arrivano conferme sul numero di posti liberi nella prossima Lega Pro: sono 11, già ridotti a 10 considerata l’ammissione di diritto della Caronnese in luogo dello Sporting Bellinzago, salvo che dai ricorsi presentati dalle società inizialmente escluse ed al momento al vaglio della COVISOC non emergano ulteriori difficoltà. “Delle 54 squadre aventi diritto, due non hanno presentato domanda d’iscrizione, ovvero Martina Franca e Sporting Bellinzago. Quest’ultima sarà sostituita, secondo le norme, con la Caronnese dalla LND. In più tre squadre, Pavia, Rimini e Lanciano non hanno presentato il ricorso e sono fuori. Visto che altri sei posti erano già da riempire dal momento che il format è a 60 squadre, i vuoti da colmare tramite ripescaggio, salvo ulteriori defaillance, sono dieci”.
Come verranno riempite le caselle libere è già stato illustrato. Il Presidente Gravina entra nel merito e chiarisce ulteriormente la posizione degli amaranto, del Taranto e di tutte le società al momento non presenti nell’elenco dei club aventi diritto prioritario (retrocesse dalla Lega Pro, finaliste playoff Serie D). “E’ stato pubblicato dalla Federazione un comunicato ufficiale e ne abbiamo pubblicato uno il 15 luglio. Lì ci sono sia le condizioni da rispettare per partecipare sia il doppio elenco, uno di società di Lega Pro e uno di società di Serie D, che hanno diritto al ripescaggio. Le società che non fanno parte dell’elenco, come Reggina e Taranto, dovranno aspettare che tutte le aventi diritto dicano la loro. Dopodiché si andrà ad oltranza. Al momento non conosco quante società faranno domanda: se dovessi valutare la manifestazione d’interesse che stanno rivelando un po’ di società mi sembra che si arriverà a 60 squadre e qualcuna rimarrà anche fuori”.
Gravina, infine, ha già fatto presente la sua volontà di riportare il nome del campionato a quello storico: Serie C. Una prospettiva non inerente a questa stagione ma valida eventualmente dalla prossima e che passerà dalla volontà popolare. “La stagione 2016/17 sarà ancora denominata Lega Pro. Poi faremo un sondaggio generale che si aprirà con l’inaugurazione del nostro nuovo sito: apriremo una serie di confronti su questo tema. Ove dovesse emergere la volontà generale, che rafforzerebbe la mia scelta politica, allora ci chiameremo Serie C”.
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