Cinque reggine, sette cosentine, due catanzaresi e due crotonesi. No, non è il preambolo ad una barzelletta, ma la provenienza geografica dei club che andranno a comporre il girone unico di Eccellenza del prossimo anno. Competitivo e affascinante, il presente incontra la storia, e gliene chiede ragione.
L’Isola Capo Rizzuto è un habitué degli ultimi anni. Una squadra che poggia su solide basi societarie ed economiche e che, alla luce del mercato galactico condotto, si candida come “ammazzacampionato”. La Cittanovese è attesa dall’annata del riscatto. Tanti investimenti, alcuni rivelatisi sbagliati, hanno compromesso un cammino che, di sicuro, avrebbe dovuto essere ben diverso. La scommessa Zito avrà bisogno di tempo, ma la società è convinta di aver consegnato la rosa nelle mani di un tecnico preparato e pronto a lottare per il vertice.
Al tavolo delle grandi potrebbe starci, quasi sicuramente, anche la Vigor del presidente Mirabelli. La tempesta abbattatutasi lo scorso anno su Lamezia sembra ormai alle spalle ed il blasone di una piazza come quella biancoverde potrebbe davvero fare la differenza. Tra le liete sorprese di questa sessione estiva di mercato spicca il Siderno, una delle squadre che ambisce (e con ogni probabilità farà parte) all’Eccellenza del prossimo anno. Al timone della “nave” biancazzurra mister La Face, i marinai hanno fame ed esperienza.
Parli di Siderno e non puoi fare a meno di pensare al Locri: il derby più importante dello Jonio si ripeterà anche una categoria più in alto. Mister Ferraro ha accettato la sfida lanciata dalla società amaranto: sarà lotta al vertice anche nel torneo che verrà ?
Chi ha nelle proprie corde un potenziale di tutto rispetto è la ReggioMediterranea di Crupi. Tanti movimenti in entrata che arricchiscono la rosa in ogni settore. Stessa cosa non si può dire del GallicoCatona che, scelto Faraone come tecnico, ha badato sino ad ora più alle conferme che agli acquisti (al momento solo Nicolazzo, Falcone e Propato). Per ambire a qualcosa di importante serviranno, necessariamente, ulteriori rinforzi.
Da decifrare il ruolo che lo Scalea e la Paolana, due squadre che hanno cambiato le loro guide all’insegna della discontinuità e che si ritrovano ad un bivio del loro progetto tecnico. E ancora Acri, Corigliano, Luzzese, Sambiase e Trebisacce: tutte società che partono un gradino più in basso ma che potrebbero costituire delle mine vaganti qualora il campo darà ragione alle scelte fatte.
Il più grande punto interrogativo sorge su due realtà appese ad un filo, Cutro e Roggiano. I noti problemi societari influenzeranno il rendimento in campo e le scelte in sede di mercato o saranno uno stimolo per cercare l’impresa? Anche a questa domanda la risposta può darla solo il tempo.
Il tasso tecnico è sicuramente cresciuto in Eccellenza ed il gap che esiste tra quest’ultima e l’anticamera del professionismo si è ridotto notevolmente. E’ l’élite del dilettantismo in Calabria e a ben pensare in quest’annata sarà davvero difficile annoiarsi.
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