E’ questo luglio il mese più importante per la SSD Reggio Calabria, i giorni che stiamo vivendo forse decisivi per il futuro prossimo. La Gazzetta del Sud oggi in edicola sposa a pieno il nostro pensiero a riguardo: bisogna agire, subito, ed esser pronti perchè l’occasione di un ritorno tra i professionisti è troppo ghiotta e forse irripetibile.
Nell’approfondimento a cura di Arnaldo Cambareri si legge, “saranno tante le società che non troveranno posto nella prossima Lega Pro. Sono già 9, se ne aggiungeranno altre. Credere nel ripescaggio si può”.
A quali condizioni? Quella fondamentale è una. “Adesso c’è solo da muoversi e agire. Un atteggiamento remissivo potrebbe esser deleterio”.
La società dovrà fare la sua parte, sul piano economico-finanziario con le spese che saranno necessarie per restituire Reggio Calabria ai palcoscenici minimi che merita. Allo stesso modo però le istituzioni, “alle credenziali che la società può presentare si deve assolutamente aggiungere il peso che la città metropolitana può esercitare”, e città dovranno rispondere presente. “La società sta pensando ad una campagna abbonamenti importante: l’adesione dei tifosi e di chi vuole che il calcio a Reggio non muoia deve esser massiccia”.
Giorni caldissimi in casa amaranto. “Mimmo Praticò e il CdA sono instancabili ma vanno chiarite ancora tante cose e va soprattutto stabilito un budget preciso con il quale fare mercato. Bloccare calciatori è importante, ma questi calciatori non aspetteranno in eterno”.
La nuova stagione sta per iniziare e in queste ore si stanno compiendo scelte decisive, ad ogni livello. Nella speranza che, allo stesso modo, anche chi di dovere possa tendere una mano agli amaranto. “Fare calcio a Reggio – conclude la Gazzetta del Sud – con questi impianti inesistenti o fatiscenti è una vera impresa. La Reggina deve esser messa in condizione di lavorare con tranquillità”.
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