Domenica di grande calcio a Euro 2016, dove proseguono gli incontri relativi agli ottavi di finale. Il cerchio si stringe, le nazionali in gara sono sempre meno; nelle tre sfide del 26 giugno nessuna sorpresa: la Francia supera in rimonta l’Irlanda, la Germania travolge la Slovacchia, mentre il Belgio dilaga nel finale contro una buona Ungheria.
Non riesce all’Irlanda la rivincita contro la Francia, anche i Verdi accarezzano il sogno per oltre un’ora, prima di venire riportati con i piedi per terra. Gli irlandesi partono a razzo e dopo appena 60″ Pogba spinge ingenuamente Long in area di rigore e Rizzoli indica il dischetto: Brady trasforma con il brivido colpendo il palo interno e al 2′ l’Irlanda è in vantaggio. A metà tempo Murphy impegna Lloris, poi esce dal guscio la Francia, ma solo nella ripresa i Bleu premono con decisione sull’acceleratore. Al 4′ del secondo tempo Koscielny in tuffo devia di testa un lungo traversone, ma il pallone va sul fondo; 8′, Payet dalla distanza non inquadra la porta; 11′, Matuidi con una gran botta costringe Randolph alla respinta in angolo. Il forcing francese viene premiato al 13′: una splendida azione corale porta Sagna al cross dalla destra, Griezmann decolla a centro area e stacca imperioso indirizzando la palla nell’angolino (nell’immagine principale il momento del gol). Il pareggio fornisce uno slancio maggiore alla Francia, mentre l’Irlanda rimane tramortita e capitola nuovamente tre minuti dopo: su un lancio dalle retrovie, Giroud di testa fa da sponda per l’inserimento centrale ancora di Griezmann (a sinistra), il quale si ritrova in una prateria deserta che lo divide da Randolph; il bomber dell’Atletico Madrid giunge al limite dell’area e calcia di precisione nell’angolo basso, dove il portiere non può arrivare. Subito il sorpasso, gli irlandesi rischiano il tracollo al 21′ sempre per mano di Griezmann lanciato a rete, ma Duffy si sacrifica stendendolo da dietro appena fuori l’area di rigore, ricevendo il cartellino rosso diretto ma tenendo in vita la sua nazionale. E’ comunque la Francia a cercare con insistenza il gol della tranquillità ; due volte ci prova Gignac poco dopo la mezz’ora: prima si fa parare un tiro da distanza ravvicinata, poi con un destro a giro stampa il pallone contro la traversa. Si chiude 2-1 l’incontro, l’Irlanda saluta tra gli applausi, la Francia prosegue attendendo ai quarti una tra Inghilterra e Islanda.
Più semplice del previsto la vittoria della Germania contro la Slovacchia, apparsa timorosa e un po’ troppo attendista per gran parte del match. Tedeschi subito pericolosi al 7′ con il colpo di testa di Khedira deviato in angolo da Kozacik; dalla bandierina, il pallone viene allontanato dalla difesa slovacca proprio sui piedi di Boateng, appostato fuori area, il quale calcia al volo, un destro ‘dritto per dritto’ che si insacca nell’angolino (a destra il gol). Passano cinque minuti e il capitano della Slovacchia Skrtel spinge in area Gomez, inducendo l’arbitro ad indicare il dischetto. Ozil batte il rigore angolato ma a mezza altezza, Kozacik indovina l’angolo e respinge il tiro. Lo stesso Ozil tenta di farsi perdonare al 24′ ma il suo diagonale fa la barba al palo e si spegne sul fondo. Al 41′ si vede finalmente in avanti la Slovacchia con Kukca che arriva bene su un traversone, ma il suo colpo di testa è alzato oltre la traversa da Neuer. Al 43′ la Germania archivia l’incontro siglando una rete pesantissima prima del riposo: Draxler arriva sul fondo e serve un assist basso e perfetto per il tocco vincente di Gomez. Nella ripresa i tedeschi gestiscono il doppio vantaggio, trovando anche il tris al 18′ con Draxler, rapido nell’eseguire una girata acrobatica in area su sponda di un compagno. L’orgoglio slovacco passa dai piedi di Durica che prova la conclusione mancando di poco lo specchio della porta. Si chiude con il netto successo della Germania, la quale attende di conoscere chi sarà l’avversaria ai quarti tra Italia e Spagna.
Successo numericamente troppo ampio per il Belgio, che interrompe l’avventura dell’Ungheria con un netto 4-0, maturato in particolare nei dieci minuti finali; i magiari, nonostante il passivo, escono a testa alta per aver sempre mostrato un gioco grintoso e dinamico, fatto di corsa e sacrificio. Diavoli Rossi in vantaggio già al 10′ sulla punizione di De Bruyne girata in rete di testa da Alderweireld, troppo solo in mezzo all’area. De Bruyne potrebbe raddoppiare poco dopo, ma non sfrutta il varco a sua disposizione calciando addosso a Kiraly. Il dominio belga continua al 35′, quando sempre De Bruyne spara da calcio piazzato e Kiraly devia con la punta delle dita contro la traversa; al 43′ Mertens parte in solitaria e calcia, trovando il portiere magiaro sulla sua strada. A inizio ripresa bastano pochi secondi ad Hazard per impegnare severamente Kiraly, poi cresce l’Ungheria che ha due chance: al 21′ sulla bordata di Pinter, ottima la risposta di Courtois in angolo; al 24′ Juhasz di testa sfiora il palo, decisiva la deviazione di un difensore. I magiari credono nel pari ma al 33′ il raddoppio del Belgio ne spezza i sogni di gloria: Hazard fa una magia sulla sinistra e crossa per il nuovo entrato Batshuayi che segna un gol facilissimo. Il colpo del K.O. per l’Ungheria arriva due minuti più tardi con Hazard che stavolta fa tutto solo andando via in slalom e calciando un destro a giro che supera Kiraly. Al 91′ il Belgio cala il poker con Carrasco, lanciato da Nainggolan, che sull’uscita beffa il portiere ungherese. Si chiude con la festa belga e la delusione magiara; per Hazard e compagni in arrivo il quarto di finale contro il Galles.
Lunedì 27 giugno si completano gli ottavi di finale con gli ultimi due match della parte inferiore del tabellone: alle 18 l’Italia sfida la favorita Spagna, meditando la rivincita per la sconfitta nella finale di quattro anni fa; alle 21 si affrontano la sorprendente Islanda e l’Inghilterra di Roy Hodgson. Spettatori interessati di questi due incontri saranno tedeschi e francesi.
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