Comincia a prendere forma la griglia delle prime otto di Euro 2016, in particolare la parte alta del tabellone ha conosciuto nella giornata di sabato 25 giugno tre delle quattro candidate alla finale. Tre sfide sostanzialmente equilibrate, una risolta ai rigori, un’altra ai supplementari mentre la terza è stata decisa da un autogol. Da registrarsi un gol capolavoro dello svizzero Shaqiri (nell’immagine principale l’incredibile gesto tecnico), una rovesciata da cineteca.
Gli ottavi di finale degli Europei 2016 si aprono con la sfida tra Polonia e Svizzera, seconde classificate dei rispettivi gironi. Sono i polacchi a rendersi maggiormente pericolosi nel primo tempo, con tre palloni tutti spediti di poco sopra la traversa, due volte da Milik e una da Grosicki; gli elvetici hanno la prima palla-gol solo al 36′ con Schar che di testa indirizza centralmente per la facile parata di Fabianski. Al 39′ la Polonia trova il vantaggio: discesa sulla sinistra di Grosicki, slalom tra le maglie svizzere e cross; Milik fa velo favorendo l’inserimento di Blaszczykowski, il quale, tutto solo, controlla e calcia, superando sull’uscita Sommer (a sinistra mentre calcia). Il portiere rossocrociato si riscatta a inizio ripresa sui tentativi di Lewandoski e ancora dell’ala della Fiorentina, negando una rete quasi certa ad entrambi. La Polonia abbassa il ritmo e si difende, mentre Petkovic manda in campo forze fresche per l’attacco; quello svizzero diventa un vero e proprio assedio. Strepitoso Fabianski al 28′ quando vola a togliere da sotto l’incrocio un pallone magistralmente calciato su punizione da Rodriguez; sul corner seguente ancora Schar colpisce di testa, spedendo sul fondo. Al 34′ Seferovic raccoglie una respinta della difesa e di prima intenzione calcia centrando in pieno la traversa; tre minuti più tardi gli sforzi svizzeri vengono ripagati: la difesa polacca allontana un cross da sinistra di Derdiyok, Shaqiri appostato al limite dell’area compie un passo indietro, si coordina e colpisce in rovesciata, mandando il pallone a picchiare la parte interna del palo e insaccarsi. Applausi ammirati da parte del pubblico per una simile prodezza, che avrebbe fatto stropicciare gli occhi anche al grande Carlo Parola. Il risultato di parità porta le due squadre ai supplementari, in cui è ancora la Svizzera ad avere un paio di occasioni con lo scatenato Derdiyok, fermato in entrambi i casi dall’ottimo Fabianski. Si arriva ai calci di rigore: la Svizzera sbaglia il secondo tiro con Xhaka che manda fuori, mentre gli altri quattro realizzano; la Polonia è infallibile e trasforma tutti i suoi tiri dal dischetto, compreso l’ultimo, il più pesante, calciato da Krychowiak, che vale la qualificazione ai quarti di finale.
Il Galles si aggiudica il derby britannico contro l’Irlanda del Nord e centra lo storico traguardo dei quarti di finale, ma che fatica prevalere. Nel primo tempo è grande protagonista il portiere gallese Hennessey, attento nelle due occasioni migliori degli irlandesi Dallas e Ward; il Galles risponde con un gol di Ramsey annullato per fuorigioco. Nella ripresa Bale e compagni crescono e diventano padroni del campo; Vokes di testa manda a lato di pochissimo su cross di Ramsey, poi Bale su punizione calcia perfettamente, trovando il volo di McGovern a negargli il gol. La rete del Galles arriva comunque alla mezz’ora: Bale giunge sul fondo e serve un cross basso, McAuley interviene in scivolata per anticipare un avversario, deviando inavvertitamente nella propria porta. I gallesi (festanti a destra) mantengono il vantaggio fino alla fine e si qualificano per i quarti di finale; all’Irlanda del Nord l’onore delle armi e i complimenti per quanto di buono fatto.
La Croazia capace di battere la Spagna, diventata ad un tratto la candidata più autorevole per un posto in finale, è costretta a fare le valigie e salutare la Francia a causa di un gol subito al 117′ dal Portogallo, che senza strafare e con un pizzico di fortuna, è giunto fino ai quarti di finale, in cui affronterà la Polonia. Partita con ben pochi sussulti, in cui i croati faticano a mettere in campo le stesse armi mostrate contro gli spagnoli. Nel primo tempo solo un botta e risposta intorno alla mezz’ora, con Pepe che di testa non inquadra la porta e Perisic che risponde con uno slalom e tiro sul fondo. Nella ripresa Brozovic ci prova da fuori mancando lo specchio della porta, poi è Vida che di testa manda fuori. Le due squadre non si fanno male e arrivano ai supplementari, che si infiammano negli ultimi minuti: prima Vida di testa manda alto, poi è Perisic che stacca a centro area ma colpisce il palo; proprio dal legno colpito, parte il contropiede del Portogallo con Sanches, il quale giunto al limite dell’area allarga per Nani; l’attaccante effettua un tiro debole che diventa un assist invitante per Cristiano Ronaldo appostato sul secondo palo; CR7 calcia disturbato, il pallone si impenna e l’accorrente Quaresma di testa deposita in rete, portando avanti la sua nazionale a tre minuti dai rigori. Al 122′ mischia nell’area di rigore lusitana, Vida tenta la rovesciata sfiorando il palo opposto per la disperazione di squadra e tifosi biancorossi.
Altri tre ottavi di finale si giocheranno domenica 26 giugno: si parte alle 15 con Francia-Irlanda, mentre alle 18 in campo scenderanno Germania e Slovacchia; alle 21 si completa la parte alta del tabellone con Ungheria-Belgio, da cui scaturirà l’avversaria del Galles ai quarti di finale.
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