Nella serata di mercoledì 22 giugno si è completata la fase a gironi di Euro 2016, con i match conclusivi dei gruppi E ed F. Ha rischiato l’eliminazione il Portogallo di un Cristiano Ronaldo finalmente a segno, mentre l’Islanda ottiene la qualificazione al 94′; il successo dell’Irlanda in volata elimina la Turchia nella graduatoria delle terze. Tornano a casa anche Austria, Svezia e Albania, rimasta in bilico per tre giorni prima di apprendere il proprio destino. La nazionale di De Biasi è l’unica tra le cinque esordienti a non superare la prima fase; britanniche invece al gran completo: le quattro rappresentanti del Regno Unito hanno tutte staccato il biglietto per la fase ad eliminazione diretta.
Gruppo F – Pomeriggio spettacolare in questo raggruppamento, in cui si registra il match con più reti di questo Europeo: tra Ungheria e Portogallo finisce 3-3, con i magiari tre volte in vantaggio e altrettante raggiunti. Al 19′ gli ungheresi trovano il primo vantaggio con Gera (a sinistra mentre esulta) che, appostato al limite dell’area, raccoglie un pallone allontanato dalla difesa, e lo spara con un sinistro preciso che supera Rui Patricio. Il portiere lusitano pochi minuti dopo si oppone ad un pericoloso tentativo di Elek. Cristiano Ronaldo alla mezz’ora su punizione va vicino al pareggio, ma trova un grande intervento di Kiraly. Al 42′ però il pareggio arriva, su una verticalizzazione dello stesso Ronaldo per la girata fulminea di Nani che non lascia scampo al portiere. Al 2′ della ripresa l’Ungheria torna avanti: punizione di Dszudzsak e deviazione in barriera che spiazza Rui Patricio; passano tre minuti e CR7 si sblocca con una magia: cross di Joao Mario, colpo di tacco del madridista e palla nell’angolino per una rete meravigliosa (la rabbiosa esultanza a destra). Al 10′ però i magiari trovano il terzo vantaggio del match ancora con Dszudszak, il cui sinistro a giro è sporcato dalla deviazione di un difensore, che rende imparabile il tiro. La rabbia di Ronaldo per un risultato che condannerebbe la sua nazionale ad una clamorosa eliminazione, si trasforma in determinazione che porta al nuovo pari, ancora a sua firma: 17′, traversone di Quaresma e Ronaldo di testa batte Kiraly per la seconda volta. Appena due minuti dopo, l’Ungheria accarezza il quarto vantaggio, quando Elek riceve un cross perfetto e calcia al volo, centrando in pieno il palo alla destra di Rui Patricio. Ultima chance per il Portogallo ancora con il suo ritrovato bomber, ma il suo tentativo da centro area termina alto. Finisce con un pareggio che vale il primo posto per l’Ungheria, mentre il Portogallo, in virtù del successo in extremis dell’Islanda, si piazza al terzo posto ma rientra tra le quattro ripescate.
Tra Islanda e Austria è sfida da dentro o fuori, con la squadra sconfitta che torna a casa. A prevalere in volata sono gli islandesi, ma gli austriaci si mangiano le mani per un rigore fallito che avrebbe potuto cambiare l’inerzia del match e il destino delle due nazionali. Dopo appena 2′ di gioco, Gudmundsson centra l’incrocio dei pali dalla lunga distanza, infiammando subito l’incontro. Al 18′ Islanda in vantaggio: rimessa laterale lunghissima di Gunnarsson, sponda di testa di Arnason e girata vincente di Bodvarsson. Al 37′ occasione per l’Austria per agguantare il pareggio: Alaba viene trattenuto in area e l’arbitro indica il dischetto; Dragovic si incarica della trasformazione ma centra il palo, esattamente come Ronaldo contro gli stessi austriaci. Prima dell’intervallo, conclusione di Baumgartlinger che Halldorsson devia in angolo. Nei primi minuti della ripresa un’occasione per parte per andare a segno, ma al 15′ Schopf salta in dribbling un paio di difensori, entra in area e in diagonale supera il portiere, riportando il risultato in parità . Il match è veloce e vivace e le occasioni si susseguono: prima Almer blocca un tiro di Sigurdsson, poi dalla parte opposta Janko non inquadra lo specchio; Schopf ci riprova ma il suo tiro centrale è parato da Halldorsson, il quale si ripete sulla punizione di Alaba destinata sotto la traversa. L’Austria sembra crederci maggiormente, all’Islanda il pareggio basta; Arnautovic e compagni si gettano in avanti per cercare la vittoria e al 94′ subiscono la beffa: ripartenza di Bjarnason che vola indisturbato sulla destra fino al limite dell’area avversaria; assist verso il secondo palo dove arriva in scivolata Traustason che batte Almer (nell’immagine principale l’autore del gol abbracciato da Bjarnason), firmando il definitivo 2-1 che vale addirittura il secondo posto per l’Islanda, mentre l’Austria saluta gli Europei.
Classifica finale: Ungheria (+2) 5, Islanda (+1) 5, Portogallo 3, Austria 1.
Gruppo E – Ultimo girone a completarsi e ad emettere i suoi verdetti è quello dell’Italia, che già qualificata per gli ottavi come prima classificata, affronta con un ampio turn-over l’Irlanda obbligata a vincere. Irlandesi più propositivi a caccia del gol: al 9′ Hendick calcia un bolide che passa a pochi centimetri dall’incrocio dei pali; al 21′ Murphy di testa su calcio d’angolo costringe Sirigu ad una difficile parata. L’Italia si sveglia solo nel finale della prima frazione con Immobile che dal limite sfiora il palo. Secondo tempo più vivace che si apre all’8′ con la bella girata di prima intenzione di Zaza su cross di De Sciglio, palla di poco sopra la traversa. Poche emozioni e tanti errori da una parte e dall’altra; al 29′ Conte manda in campo Insigne e tre minuti più tardi, l’attaccante del Napoli va via in slalom saltando gli avversari con facilità disarmante, si accentra e dal limite calcia con un destro a giro che supera Randolph ma si stampa sul palo. Se il pallone fosse finito in rete, Insigne avrebbe fotocopiato la rete di Eder contro la Svezia. L’Irlanda capisce che i minuti che mancano sono pochi e serve la vittoria per passare il turno; al 39′ Bonucci pressato dal nuovo entrato Hoolahan perde palla al limite, il fantasista arriva a tu per tu con Sirigu, ma gli calcia addosso un pallone più pesante di un macigno. L’urlo irlandese strozzato in gola è solamente rimandato di un minuto: cross dello stesso Hoolahan, Brady sfugge a Bonucci e di testa batte Sirigu, il quale sbaglia il tempo dell’uscita, ennesimo errore di una prestazione opaca da parte del vice-Buffon. Nei minuti finali l’Italia non riesce a pungere e per l’Irlanda esplode la festa per il passaggio del turno. Gli Azzurri escono sconfitti, ma sarà un’altra Italia quella che affronterà la Spagna agli ottavi, o almeno si spera.
Finisce il sogno della Svezia e di Ibrahimovic, sbattuti fuori dagli Europei dopo un deludente girone. Il Belgio vince, aggancia l’Italia, ma è secondo per la sconfitta nello scontro diretto. I belgi non possono permettersi passi falsi: una sconfitta e la vittoria dell’Irlanda, porterebbero la nazionale di Wilmots all’ultimo posto del girone. In campo per vincere, entrambe le squadre partono arrembanti: al 5′ Berg impegna Courtois da distanza ravvicinata, un minuto dopo a Lukaku risponde Isaksson. Al 26′ Ibrahimovic spara verso la porta, ma non la inquadra per questione di centimetri; allo scadere del primo tempo Meunier di testa da pochi passi manda sul fondo sfiorando il palo. Al 21′ della ripresa azione personale di De Bruyne, ma il suo tiro angolato è intercettato da Isaksson, il quale si ripete poco dopo su Lukaku. Quarto d’ora finale rovente: Ibra su punizione impegna Courtois, poi è ancora Lukaku a provarci, ma la sua conclusione termina alta; subito dopo, slalom di Mertens, la cui conclusione è ben parata dal portiere svedese. Al 38′ Granqvist di testa angola bene il pallone, salvato sulla linea da De Bruyne. Un minuto più tardi arriva il vantaggio dei Diavoli Rossi con Nainggolan, che spara una bordata da fuori che si infila nell’angolo, superando l’incolpevole Isaksson. L’Europeo per la Svezia è quasi finito, tuttavia proprio sui titoli di coda Ibrahimovic sfiora la rete dell’orgoglio, ma ancora una volta è impreciso e spedisce sul fondo. Vittoria per il Belgio che passa il turno e si inserisce nella parte alta del tabellone, mentre per la Svezia Euro 2016 finisce qui, un commiato triste per Ibrahimovic che probabilmente lascerà la nazionale.
Classifica finale: Italia 6 (scontro diretto favorevole), Belgio 6, Irlanda 4, Svezia 1.
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