La sua scrivania è un lungo tappetto di documenti ufficiali marchiati Figc e Lnd. Segnale evidente che l’attenzione verso le questioni organizzative e sportive, resta molto alta in seno alla Ssd Reggio Calabria. Lo studio delle norme è quasi maniacale.
Giuseppe Praticò, consigliere ed autorevole rappresentante della società, ai microfoni di ReggioNelPallone analizza la stagione appena conclusa proiettandosi nell’immediato futuro. “Credo che questa società abbia mantenuto a pieno gli obiettivi che aveva annunciato, facendo probabilmente anche qualcosa in più”.
Non solo orizzonti sportivi ma anche e soprattutto societari. Compagine “novella”, partita in ritardo e tra mille difficoltà. “Ricordiamoci sempre che abbiamo praticamente dovuto espletare la nostra attività senza una struttura, ma nonostante questo i risultati calcistici sono stati importanti”.
Il settore Giovanile in primis: creato dal nulla, in pochissimi giorni, ha regalato soddisfazioni e risultati al Reggio Calabria. “Ed è questo a mio avviso il successo più gratificante per la nostra società nella stagione che sta per concludersi. Dobbiamo ringraziare che ha scommesso sul nostro settore giovanile “a scatola chiusa” riponendo fiducia nelle qualità umane e professionali del nostro staff. Abbiamo raggiunto traguardi ambiziosi sul campo, riuscendo a far crescere e maturate tanti ragazzi sia sul piano sportivo che su quello formativo ed educativo. Gli obiettivi raggiunti con il Settore Giovanile rappresentano l’opera più importante di questa stagione”.
Tra i traguardi ottenuti anche l’ottimo piazzamento ed il riconoscimento nel progetto “Giovani D valore” promosso dalla Lnd, con l’obiettivo di premiare quelle società che avviano “un’autentica green line nell’ambito dei propri organici con particolare riferimento a quelli provenienti dal vivaio”.
Ma c’è poco spazio per sedersi sugli allori, incombe una nuova stagione che, ad oggi, è ancora “bagnata” dall’incertezza. Fortunatamente non economica ma dettata invece dalla speranza di ripescaggio in Lega Pro che questo sodalizio non ha mai nascosto di coltivare.
“Tutta la società è pronta ad un ulteriore sforzo se ci fosse la possibilità di partecipare al campionato professionistico”. Nessun disimpegno anzi, da quel che trapela, la società vuole rilanciare. E’ questo il passaggio fondamentale dell’intervista concessaci. Partendo da un assunto fondamentale, che richiama la storia e si appella alla città. Con quel cambio di denominazione ormai ad un passo, che attende solo la ratifica della Figc.
“Urbs Sportiva Reggina 1914, è una denominazione che ci onora e che dovrebbe entusiasmare tutta la città perché racchiude la storia, i simboli e le tradizioni della nostra comunità. Abbiamo lavorato alacremente per arrivare ad avere un nome che rappresentasse al meglio la storia calcistica di Reggio Calabria, lo abbiamo fatto nei tempi e nelle sedi stabilite, consultandoci con esperti e studiando tutta la materia per non lasciare nulla al caso o all’interpretazione“. Lo afferma con motivata fierezza, Giuseppe Praticò. “Il nostro è stato un lavoro certosino e quotidiano ed anche per questo non riesco a comprendere le troppe polemiche che in questi mesi si sono sviluppate intorno a questo aspetto. Credo che questa società abbiamo dimostrato di voler essere la Reggina e di volere rappresentare storia e valori calcistici della nostra città”
Barra dritta e obiettivi ben precisi, Praticò sembra voler trasmettere fiducia all’ambiente, ricompattando tutti sotto un’unica bandiera, guardandosi non più dietro ma proiettandosi verso il futuro, anche quello più imminente.
“A breve, anzi a brevissimo, la società si siederà per pianificare la prossima stagione e relativamente alla prima squadra sarà pronta sia in caso di Lega Pro che in caso di serie D. Rispetto a questo torneo sono convinto di una cosa, un assunto importante dal quale non si può prescindere: la D è un campionato difficilissimo, non è detto che chi più spende meglio spende e gli esempi sono moltissimi in questo senso. E’ invece importante spendere bene, con razionalità, programmazione e organizzazione. Dobbiamo partire dal presupposto che oggi noi siamo in serie D e da qui dobbiamo iniziare a ragionare”.
Notizie ufficiali sull’eventuale ripescaggio non arriveranno prima della metà di luglio, probabilmente anche più tardi e, allora “dobbiamo essere pronti e preparati ogni ipotesi”.
Circa l’aspetto sportivo, però, i ruoli “sono ruoli” e tutte le scelte restano nel campo di competenza esclusiva di Gabriele Martino, sia quelle relative alla conferma o all’individuazione del nuovo allenatore, sia quelle riguardanti la rosa 2016/17.
“Abbiamo piena fiducia nel Direttore, la sua esperienza e la sua professionalità parlano per lui, conoscendolo sono certo abbia le idee chiare relativamente alla scelta delle componenti tecniche della nostra squadra. Conosciamo tutti la sua capacità di muoversi per tempo e con programmazione, dunque non penso che su questo possano esserci dubbi”.
Le voci su un addio del tecnico Cozza non trovano Praticò disponibile ad una parola in più. “Di questi aspetti tecnici, appunto, si occupa solo ed esclusivamente il Direttore Martino”.
L’incertezza sul possibile “ripescaggio” si riversa anche sulla pianificazione e l’avvio della campagna abbonamenti.
“Ci stiamo già lavorando, ma è evidente che anche in questo caso dovremo saper interpretare al meglio le due possibilità, quella della Lega Pro e quella della serie D. Certamente il rapporto con i tifosi, i quali nella stagione scorsa sono stati fantastici, è per noi uno degli elementi più importanti”.
Comunità amaranto al primo posto dunque, così come la tradizione calcistica cittadina, ma anche un potenziamento se ci fossero le condizioni della compagine societaria.
“Ad oggi non ci sono interlocuzioni con potenziali nuovi soci, noi ribadiamo un concetto che più volte abbiamo espresso: se qualcuno vuole dare una mano a questa nuova realtà noi restiamo sempre pronti a dialogare. Capisco anche che in questo momento storico non è facile per un imprenditore avvicinarsi ad una squadra di serie D, perché questo è un campionato dove spesso vai ad investire tanto senza possibili ritorni“.
L’identikit di chi può esser utile alla causa amaranto è chiaro. “Serve gente con passione verso lo sport e amore verso questi colori – conclude Giuseppe Praticò – lo stesso dimostrato da tutti i soci che nel 2015 hanno deciso di costituire questa società per mantenere una tradizione sportiva e portare avanti la storia calcistica reggina”.
Vincenzo Ielacqua
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