Con le scoppiettanti gare della notte tra sabato e domenica, si sono completati i quarti di finale della Coppa America del Centenario. Gli Stati Uniti padroni di casa superano l’Ecuador, la Colombia passa solo dopo i rigori contro il sorprendente Perù che aveva già fatto fuori il Brasile, l’Argentina vince facile con il Venezuela, mentre il Cile sommerge il Messico con ben 7 gol, in una sfida che sulla carta avrebbe dovuto essere molto equilibrata.
Unica rappresentante del Nord America qualificata per le semifinali, gli Stati Uniti potranno contare sulla spinta del pubblico per tentare l’impresa. E pensare che dopo la sconfitta all’esordio c’era già chi parlava di torneo da dimenticare per la nazionale di Jurgen Klinsmann. Il quarto di finale contro l’Ecuador era il banco di prova perfetto per verificare le reali possibilità dei padroni di casa. Un match che si prevedeva equilibrato, come di fatti è stato fino al 21′, quando sul cross di Jones, Dempsey di testa ha spaccato la partita firmando il vantaggio, nella bolgia dello stadio di Seattle. L’incontro prosegue vivace, con occasioni da una parte e dall’altra; poi, al 7′ della ripresa, le due squadre restano in dieci uomini: l’ecuadoregno Valencia scalcia un avversario a palla lontana, e si becca il secondo giallo; lo statunitense Jones riceve il rosso diretto per aver preso le difese del compagno atterrato dall’avversario. Al 20′ la nazionale ‘Stelle e Strisce’ trova il raddoppio: Dempsey recupera un pallone vagante in area e serve Zardes, appostato tutto solo sul secondo palo, per un gol semplicissimo. L’Ecuador riapre l’incontro al 29′: Ayovì batte una punizione dalla linea di fondo campo, servendo direttamente fuori area la sfera per Arroyo, il quale calcia di prima intenzione dimezzando lo svantaggio. A caccia del pareggio, i sudamericani hanno tre occasioni nitide in pochi minuti, ma non inquadrano mai lo specchio della porta. Al fischio conclusivo gli Stati Uniti festeggiano l’accesso alle semifinali, dove incontreranno la favoritissima Argentina.
Servono i calci di rigore per determinare chi tra Perù e Colombia giocherà le semifinali; la lotteria dei penalty premia i colombiani, favoriti sulla carta alla vigilia, ma contro questi peruviani, capaci anche di eliminare il Brasile, nulla avrebbe potuto essere scontato. I 90′ di gioco si sono chiusi senza reti e con poche vere emozioni: più pericolosa la Colombia nel primo tempo, prima con Bacca che non inquadra la porta, poi con Rodriguez che da fuori centra il palo. Il Perù ha solo al 92′ la sua migliore chance con Ramos che di testa costringe il portiere Ospina ad un grande intervento. Si arriva ai calci di rigore: perfette le prime due serie per entrambe le nazionali (a segno Rodriguez e Cuadrado per la Colombia, Ruidiaz e Tapia per il Perù); al terzo rigore il colombiano Moreno segna, mentre Ospina neutralizza il tiro del peruviano Trauco; Perez fa ‘4 su 4’ per i Cafeteros, mentre Cueva calcia alto il suo rigore, facendo partire la festa colombiana per l’accesso alla semifinale, in cui sfiderà il Cile. Il Perù si dispera per aver sciupato l’occasione di tornare grande dopo tantissimo tempo.
La vittoria sull’Uruguay e il pareggio con il Messico, risultati di prestigio ottenuti dal Venezuela, inducevano l’Argentina a non sottovalutare l’avversario; ma al ‘Tata’ Martino è bastato mandare in campo Messi e Higuain insieme, e per i venezuelani non c’è stata storia. 4-1 il risultato finale, per un dominio quasi totale dell’Albiceleste. All’8′ Messi serve in profondità Higuain (a sinistra) che in diagonale fredda il portiere con un destro al volo; al 28′ ancora il ‘Pipita’ a segno, bravo ad approfittare di un corto retropassaggio, sul quale il capocannoniere dell’ultima serie A si avventa, aggirando anche il portiere e depositando comodamente in rete. La partita potrebbe riaprirsi allo scadere della prima frazione, quando il Venezuela usufruisce di un calcio di rigore, ma Seijas decide di calciare inspiegabilmente con un ‘cucchiaio’ che Romero blocca senza problemi. Al 15′ della ripresa Messi chiude la partita, freddando il portiere dopo una spettacolare triangolazione con Gaitan. Al 25′ il Venezuela tenta l’improbabile rimonta: a suonare la carica è il solito Rondon che, sul perfetto cross di Guerra, di testa supera Romero mandando la sfera a baciare il palo interno prima di insaccarsi. Passa appena un minuto e Lamela ristabilisce le distanze, con una girata di prima intenzione su assist della ‘Pulce’, fissando il definitivo 4-1. Gli Stati Uniti padroni di casa saranno l’ultimo ostacolo tra l’Argentina e la seconda finale in due anni, e la possibilità di una rivincita con il Cile è concreta.
Un Cile travolgente annienta il Messico, in un match che si annunciava equilibrato, ma che i cileni hanno messo in discesa nel primo tempo con due reti, dilagando nella ripresa grazie ad uno scatenato Edu Vargas, autore di quattro dei sette gol cileni. La Roja passa in vantaggio al 16′ con Puch che ribadisce in rete una corta respinta del portiere, al termine di una lunga azione manovrata; al 44′ Vargas (a destra) firma il suo primo gol del match, giocando d’anticipo nei confronti del difensore sull’assist di Sanchez e battendo il portiere. Nella ripresa il Messico accusa il colpo, subisce un crollo incalcolabile e il Cile ne approfitta: al 4′ i difensori messicani perdono un pallone pericoloso al limite della propria area, Vidal e Sanchez scambiano in velocità e l’ex-Udinese sigla la terza rete; al 7′ Sanchez lancia Vargas sul filo del fuorigioco e l’ex-Napoli vola verso la porta, superando il portiere in uscita; al 12′ Sanchez e Beausejour scambiano sulla sinistra, il terzino prova un tiro da posizione defilata sulla quale Ochoa si oppone con i pugni, mandando la sfera sui piedi di Vargas che insacca con semplicità la propria tripletta; il sesto gol cileno è ancora a firma Vargas e arriva al 29′ al termine di un’azione insistita in cui il pallone danza davanti alla linea di porta, fino all’arrivo della zampata vincente del bomber della Roja; chiude il conto al 42′ Puch, che servito in velocità da Vidal, beffa Ochoa in uscita con un ‘cucchiaio’. Un risultato ampio e imprevedibile che lancia il Cile alla semifinale contro la Colombia, con la possibilità di poter giocare la seconda finale consecutiva. Con le quattro marcature di questo incontro, Vargas è balzato in vetta alla classifica marcatori con 6 reti, seguito da Messi a quota 4.
Questo il programma delle semifinali: il 21 giugno alle 20 (22 giugno alle 3 del mattino in Italia) a Houston si sfideranno Stati Uniti e Argentina; il 22 giugno alle 19 (23 giugno alle 2 del mattino in Italia) a Chicago si affronteranno Colombia e Cile.
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