Sono, e saranno ancora, giorni di grande fermento in casa SSD Reggio Calabria. Si avvicina il momento delle decisioni finali che verranno maturate di concerto tra i soci nell’assemblea che verrà organizzata entro il fine settimana. Tanti gli argomenti da chiarire, dal cambio di denominazione al piano finalizzato a provare ad ottenere il ripescaggio in Lega Pro.
L’incontro tra i componenti della dirigenza amaranto è ormai divenuto un’urgenza e c’è da augurarsi che possa davvero aver luogo entro il weekend. Per ciò che concerne la modifica del nome il termine ultimo è fissato nel 5 luglio, ciò che preoccupa maggiormente è invece che tutti gli altri club coinvolti nella corsa al ripescaggio abbiano già espresso pubblicamente, con un comunicato ufficiale, la propria posizione. Finanche chi, come Taranto e Triestina, ad esempio, si trova a non avere una priorità nel presentare la domanda e sarebbe – al pari della SSD Reggio Calabria – chiamato in causa solo qualora rimanessero posti liberi.
Una posizione chiara, gli amaranto, saranno invece in grado di esprimerla soltanto dopo l’assemblea, quando sarà verificata l’effettiva disponibilità economica per la prossima stagione da parte di una società – sempre d’uopo sottolinearlo, specie considerati i trascorsi calcistici cittadini – che si è distinta in questo suo primo campionato per la serietà dimostrata nel mantenimento degli impegni presi.
Definire il programma ed il budget permetterebbe allo stesso tempo agli amaranto di uscire dallo stallo sul piano sportivo. Lo evidenzia la Gazzetta del Sud oggi in edicola. “Verrebbe così aperta l’agenda del direttore Martino, il quale sta lavorando in silenzio ma non può ancora nemmeno concretizzare per gradi il disegno tecnico che ha in mente, appunto per le incertezze contingenti in chiave futura. Ci riferiamo non solo all’organico, ma anche allo staff tecnico. In tal senso nessun “pour parler” èè avvenuto tra il dg e il presidente Praticò, benché sia intuibile che si registrerà ormai a breve”.
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