Il regolamento per avanzare richiesta di ripescaggio in Lega Pro è stato reso noto ed è definitivo. Manca, allo stato attuale, soltanto la comunicazione attraverso la quale verranno stabiliti i termini temporali e le procedure tecniche per richiedere il ripescaggio.
La posizione della SSD Reggio Calabria è complessa. Gli amaranto partiranno dalle retrovie e alcune decisioni comunicate dalla FIGC (come il non attribuire alcun valore alla qualificazione playoff) suonano come una beffa ma la possibilità di raggiungere il traguardo resta intatta.
Riordinando quanto determinato, è stato ufficializzato il ritorno del format a 60 squadre in Lega Pro, decisione da tempo nell’aria e che – considerate le 54 squadre attualmente facenti parte – apre già 6 posti per il ripescaggio. Tra le aventi diritto sono numerose, peraltro, le società che attraversano uno stato di difficoltà finanziaria tale da mettere in dubbio l’iscrizione al prossimo torneo: la Carrarese, il Rimini, il Martina, giusto per citare alcuni dei casi più noti. La possibilità che i posti liberi aumentino è verosimile.
ORDINE AVENTI DIRITTO – Chi avrà titolo prioritario, quindi, ad avanzare richiesta? E’ stato stabilito il criterio dell’alternanza tra un club retrocesso dalla Lega Pro (CLICCA QUI per il regolamento completo) ed un club di Serie D (clicca QUI per il regolamento completo).
Per ciò che interessa da vicino la SSD Reggio Calabria, e quindi gli aspetti riguardanti le società di Serie D, è stato previsto che in una prima fase la richiesta di ripescaggio sia riservata alle 9 società che hanno vinto i playoff. Nella seconda fase, invece, qualora ci fossero ancora posti disponibili per completare gli organici della prossima Lega Pro, rientreranno in gioco le finaliste perdenti dei playoff.
Non è fatta alcuna specifica, poi, qualora anche al termine di questa selezione dovessero rimanere ancora posti liberi.
Ragion per cui, qualora dopo aver passato in rassegna tutte le finaliste vincenti e perdenti dei playoff rimanessero posti ancora disponibili, a termini di regolamento nell’ordinamento previsto dalla FIGC il Reggio Calabria che si è classificato quarto ed ha disputato i playoff non avrebbe – stando, lo ribadiamo, all’arida normativa resa nota – alcun tipo di priorità nei confronti di tutti gli altri club facenti parte della LND, anche qualora dovessero essersi classificati, a titolo di esempio, 14esimi nel proprio girone.
A differenza di quanto stabilito per i club retrocessi dalla Lega Pro, inoltre, per le società di Serie D non è stata prevista alcuna voce riguardante valori come storia sportiva della città , palmares o affluenza del pubblico allo stadio.
Si partirebbe tutti alla pari.
FATTORI DI ESCLUSIONE O PENALIZZAZIONE – Nessuno tra i fattori di esclusione, è questa la notizia più importante, interessa la SSD Reggio Calabria. Le società che sono state sanzionate per illeciti amministrativi o sportivi, o coinvolte nel calcioscommesse non potranno richiedere il ripescaggio. Le società che hanno già usufruito di un ripescaggio saranno penalizzate. (QUI I CRITERI COMPLETI DI ESCLUSIONE)
N.B. Non inganni il punto “D6” tra le disposizioni che determinano l’esclusione dal ripescaggio. “Le società a cui è stato attribuito nelle stagioni 2013/2014, 2014/2015, 2015/2016 il titolo sportivo ai sensi dell’art. 52, comma 3, delle NOIF, nonché le società a cui venisse attribuito il titolo sportivo nella stagione 2016/2017 in virtù della medesima disposizione, saranno computate ai soli fini della redazione della classifica finale, ma saranno in ogni caso escluse dal ripescaggio”.
La SSD Reggio Calabria ha avuto attribuito un titolo ai sensi dell’art. 52 ma il comma di riferimento non è il 3 ma il 10, che recita così. “In caso di non ammissione al campionato di Serie A, Serie B e di Divisione Unica-LegaPro il Presidente Federale, d’intesa con il Presidente della LND, potrà consentire alla città della società non ammessa di partecipare con una propria società ad un Campionato della LND, anche in soprannumero, purchè la stessa società adempia alle prescrizioni previste dal singolo Comitato per l’iscrizione al Campionato”. Nessun problema, dunque.
SPERANZA VIVA – La strada è in salita, è evidente. Rimanendo alla sola Serie D sono già 18 (finaliste vincenti e perdenti dei playoff di ogni girone) a partire davanti agli amaranto che non saranno – eventualmente e successivamente – davanti a nessuno ma partiranno alla pari con tutte le altre società . Tuttavia i paletti – molto rigidi – previsti dalla FIGC lasciano prevedere numerosissime rinunce o impedimenti che determineranno l’esclusione delle società . La meritoria, irreprensibile e oculata gestione societaria della SSD Reggio in questa stagione fa dormire sogni sereni in questo senso. E qualora superata la scrematura delle finaliste playoff rimanessero ancora posti disponibili c’è da scommettere che seppure non esplicitamente previsto dal regolamento il peso di Reggio Calabria avrebbe un valore determinante rispetto alle eventuali concorrenti.
La speranza amaranto, dunque, resta viva.
Commenti