Ufficializzati i criteri per i ripescaggi in Lega Pro, i vari club interessati dalla prospettiva stanno facendo le loro valutazioni nel merito. Così, se la Cavese ha già reso noto che adempierà agli obblighi previsti per rientrare tra i professionisti il Cuneo ufficializza la scelta in senso contrario.
“Non ci interessa. Il modo di pensare della federazione non ci sembra corretto. Non è giusto pagare una tassa di 250mila euro che vada a ripianare buchi lasciati da altre società ”, spiega l’AD biancorosso Becchio ai microfoni di Tutto Lega Pro.
Il Cuneo è retrocesso al termine di questo campionato, dopo il playout disputato con il Mantova dal quale è uscito sconfitto. Nonostante il risultato avverso del campo la società piemontese è stata esemplare nella gestione amministrativa. “Nel nostro piccolo non abbiamo mai avuto punti di penalizzazione né problemi economici. Se la Lega Pro vuole il Cuneo può richiederne la riammissione non onerosa – le parole dell’AD Becchio – purtroppo i piani alti hanno deciso diversamente da quanto proposto da Gravina. E non fa piacere vedere che non stia andando per il verso giusto la rivoluzione della Lega Pro iniziata due anni fa dall’allora presidente Macalli perché non voleva più vedere punti di penalizzazione. Al momento sta accadendo il contrario: la classifica è piena di squadra penalizzate”.Â
Non sarà facile riempire tutte le caselle libere, considerato l’alto impegno oneroso richiesto. “Visto l’alto costo della tassa, sono curioso di vedere come si farà ad arrivare a 60 squadre. Il futuro? Abbiamo già preparato le pratiche per l’iscrizione al campionato di Serie D. Poi da qui ad agosto vedremo cosa succederà …”.
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